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Oli Essenziali: Soavi Armonie Prodotte Dalle Note Di Fragranza

Dott.ssa Eleonora Elez – Denominati “essenza” per la loro profumazione e “olio” per il fatto che sono liposolubili, gli oli essenziali sono in effetti liquidi volatili estratti da specifiche piante che, non essendo sostanze oleose, non ungono e contengono miscele di peculiari sostanze chimiche che li rendono biologicamente attivi. In base alle sensazioni che sono in grado di produrre, vengono classicamente divisi in due gruppi: nel gruppo degli oli essenziali freddi rientrano per esempio gli oli di eucalipto e menta, la freschezza per antonomasia, mentre nel gruppo degli oli essenziali caldi troviamo il confortevole calore del pino e del timo.

La classificazione degli oli essenziali comunemente usata è però quella che si basa sulla loro volatilità. La volatilità è rappresentata dalla velocità con la quale una sostanza esposta all’aria evapora e la volatilità delle essenze varia da olio a olio: essenze altamente volatili come il basilico o l’eucalipto evaporano molto velocemente. Al contrario, le essenze a bassa volatilità, quali l’incenso o il patchouli, evaporando molto lentamente hanno una fragranza persistente e vengono utilizzate per mantenere più a lungo l’aroma di quelle più volatili. Nell’elegante e ricercata Francia dell’Ottocento, Septimus Piesse introdusse l’armonia musicale nel campo della profumeria e stilò una classificazione delle essenze proprio in base alla loro volatilità, equiparando ogni essenza alle note di una scala musicale. Oggi, di quella dettagliata (e complicata) classificazione rimangono i tre grandi gruppi delle note di testa, di cuore e di base, che sono poi quelli fondamentali per le creazioni dei profumieri: un profumo che non contenga tutte e tre le note non possiede la giusta armonia.

Le note di testa corrispondono alle note alte sulla scala musicale e in questo gruppo rientrano oli essenziali ad alta volatilità, che evaporano molto rapidamente e la cui fragranza, in genere molto fresca e spesso dai toni fruttati, si avverte immediatamente, quali il basilico, il limone, l’eucalipto o la melaleuca. Le essenze che rientrano in questo gruppo hanno in genere effetti stimolanti.

Le note di cuore corrispondono alle note medie sulla scala musicale e in questo gruppo rientrano oli essenziali a volatilità moderata, la cui fragranza, in genere morbida e sensuale e spesso dai toni floreali, si avverte subito dopo aver percepito la nota di testa, quali la rosa, la melissa, l’ylang-ylang o il gelsomino. Le essenze che rientrano in questo gruppo hanno in genere effetti riequilibranti.

Le note di base corrispondono alle note basse sulla scala musicale e in questo gruppo rientrano oli essenziali a bassa volatilità, che evaporano molto lentamente e la cui fragranza, in genere molto intensa, calda e grave, si avverte per ultima ma è persistente, quali il sandalo, l’incenso, il patchouli o il legno di cedro. Le essenze che rientrano in questo gruppo hanno in genere effetti rilassanti.

Autore | Dott.ssa Eleonora Elez

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.