Latte, alimento sano e miracoloso, delizia dei nostri stomaci: come dice la campagna pubblicitaria, fa bene al corpo… ma siamo sicuri che faccia sempre bene? Un pediatra di Harvard sostiene che l’attuale prescrizione ideale (pari a tre porzioni di latticini al giorno), non sia necessariamente adatta a tutti. Per alcuni, ad esempio, può essere una fonte significativa di zuccheri e calorie supplementari. “Questa raccomandazione dei tre bicchieri di latte al giorno è forse il consiglio che da sentiamo più spesso nel corso dell’ultimo mezzo secolo“, sostiene il Dottor David Ludwig, autore dell’editoriale pubblicato sulla rivista JAMA Pediatria proprio oggi. Ludwig è il direttore del New Balance Foundation Obesity Prevention Center all’Ospedale Pediatrico di Boston. “Di conseguenza, le persone consumano miliardi di litri di latte all’anno, presumibilmente ipotizzando che senza questa fonte di calcio le loro ossa possano subire dei danni irreversibili“.
Ovviamente si consiglia di bere latte a ridotto contenuto di grassi, che sarebbe già un ottimo modo per soddisfare le linee guida assumendo latticini ma evitando anche di fare il pieno di grassi saturi che, sappiamo, sono legati all’aumento di peso e alle conseguenti malattie cardiache. Ma quando il latte o i prodotti a base di yogurt sono “light”, cioè a ridotto contenuto di grassi, spesso sono ricchi di dolcificanti, che effettivamente danno loro un sapore migliore, ma aggiungono comunque zucchero e calorie. “La bevanda peggiore è il cioccolato al latte parzialmente scremato: contiene comunque dei grassi, ed è meno gustoso“, spiega Ludwig “Quindi, per invogliare i bambini ad assumerne almeno 3 porzioni al giorno, si sceglie la bevanda dolcificata con lo zucchero“. Una tazza di latte al cioccolato a basso contenuto di grassi contiene 158 calorie, di cui 68 provenienti da grassi solidi e zuccheri aggiunti, secondo l’USDA (“Nutrient Database for Standard Reference” del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti). In confronto, una tazza latte parzialmente scremato (al 2%) contiene 122 calorie, di cui solo 37 da grassi solidi e zuccheri aggiunti, ma ha molto meno sapore.
Le persone che seguono una dieta di alta qualità – cioè coloro che assumono una quantità adeguata di proteine, di vitamina D e di calcio da alimenti sani come verdure a foglia verde, legumi, noci e semi – possono ricevere poco o addirittura alcun beneficio aggiuntivo a livello nutrizionale consumando le “fatidiche” tre porzioni di latticini al giorno, sostiene il Dottor Ludwig. “Il punto è che si può ottenere molto calcio da tutta un’altra serie di alimenti“, spiega il medico, che è anche professore di pediatria presso la Harvard Medical School e professore di nutrizione presso la Harvard School of Public Health. “Su di un grammo per grammo base, il cavolo cotto ha più calcio del latte, ma ci sono anche le sardine, le noci, i fagioli e tantissime verdure a foglia verde: sono tutte ottime fonti di calcio e non sono latticini“.
Questo è certamente vero per i puristi della dieta sana e naturale, ma per molti cittadini, il latte di mucca è poco costoso e, contemporaneamente, una fonte facilmente accessibile di importanti sostanze nutritive. Ecco perché il Dottor Ludwig avverte che le persone che seguono una dieta di scarsa qualità – specialmente se sono bambini – il latte è un alimento ancora molto importante. “Per un bambino o un adulto – ma soprattutto un bambino – che segue una dieta povera di elementi nutritivi, tre tazze al giorno di latte possono ancora essere la soluzione più utile“, spiega il Dottore.
“Il problema è che non siamo in grado di giudicare la nostra qualità di alimentazione”, ha commentato a tal proposito Greg Miller, vice presidente esecutivo del National Dairy Council. “Per eliminare i latticini ma continuare ad assumere i livelli raccomandati di elementi nutritivi come il calcio, la vitamina D e le proteine, richiederebbe un grande cambiamento nella dieta per molti individui” ha aggiunto. In effetti, l’attuale assunzione raccomandata di calcio per gli adulti, è di 1.000 milligrammi al giorno per persone di età compresa fra i 19 e i 50 anni, mentre per quelli di età superiore a 50 anni, è di 1.200 milligrammi al giorno. Una porzione di cavolo lessato contiene circa 100 milligrammi di calcio, una tazza di latte scremato (al 2%) invece ne contiene circa 300 milligrammi. “E i bambini soprattutto, non sembrano mai avere intenzione di iniziare a mangiare cavoli e spinaci” ha constatato Miller.
Varie ricerche hanno stabilito un collegamento fra bibite gassate, succhi di frutta, bevande sportive e drink energetici con l’aumento di peso, il diabete e le malattie cardiache, spingendo realtà come il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e la American Academy of Pediatrics a consigliare ufficialmente di limitare le bevande che contengono calorie. Tuttavia, il latte – anche quado si tratta di cioccolato al latte zuccherato – è in genere lasciato fuori dall’argomento. “Si tratta della necessità di modificare vecchie abitudini collegate al consumo di latte, che servono solo per convincere la gente a berne” ha commentato in proposito la Dottoressa Madelyn Fernstrom, specialista di nutrizione certificata. “Molti nutrizionisti incoraggiano le tre porzioni di latticini al giorno ad ogni costo“, sostiene la Fernstrom “anche se questo significa l’aggiunta di dolcificanti non naturali come quello al cioccolato o l’aroma di fragola per latte o yogurt, in modo da renderlo abbastanza appetibile sia per i bambini che per gli adulti” ha aggiunto la Dottoressa. “Quindi questa nuova idea di minimo contenuto di grassi, a causa del latte zuccherato o del cioccolato al latte, vede vanificarsi ogni buona intenzione. Si sta eliminando il grasso, questo è vero, ma si sta sostituendo con zucchero aggiuntivo” ha aggiunto la nutrizionista. “E’ lo stesso con lo yogurt, anche: l’aggiunta di zucchero o di un dolcificante alla vaniglia, fragola, banana, in molti casi supera il fattore nutrizionale del latte rendendolo più che altro dannoso”.
Non importa quale prodotto lattiero-caseario si sta scegliendo, è importante che abbia un basso contenuto di grassi ma che sia anche senza zucchero, perché eliminare i grassi nello yogurt e nel latte aggiungendo però gli zuccheri, può diventare problematico quando si tratta della salute del cuore. Ricordate anche che il latte non caseario, come quello di soia o di mandorle è un’opzione accettabile, anche se dovete tenere a mente che sono buone fonti di calcio, ma povere di proteine.
Miller sostiene che incentivare i bambini a smettere di bere bevande zuccherate come le bibite gassate sia una battaglia più grande di quella intrapresa contro i latticini aromatizzati e zuccherati. Nel suo editoriale, il Dottor Ludwig consiglia di ampliare la prescrizione corrente da “tre” a “da zero a tre” e la Dottoressa Fernstrom concorda, sostenendo che può avere un senso per alcune persone. “Questo dipenderà dalla qualità della vostra dieta generale“, ha commentato la Fernstrom. “Ma in tutti i casi, non dimentichiamoci che i prodotti lattiero-caseari restano parte integrante di una dieta equilibrata“.
I latticini sono degli alimenti dalla triplice funzione, in quanto forniscono proteine, calcio e vitamina D: sono tre grandi elementi nutritivi che molte persone non assumono mai a sufficienza.
Autore | Daniela Bortolotti
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