Le persone in sovrappeso presentano nel loro Dna il gene dell’obesità che stimola maggiormente la fame e fa aumentare di peso.
Parola di un gruppo di scienziati della University College di Londra che, capitanato dal dottor Rachel Batterham, ha condotto uno studio specifico e dettagliato, pubblicato sul Journal of Clinical Investigation.
In particolare, i ricercatori hanno scoperto che il gene associato all’obesità predispone le persone ad un aumento di peso, innescando, allo stesso tempo, un incremento esponenziale della fame.
LO STUDIO
Il gene oggetto dello studio è l’FTO che aumenta (del 70%) le probabilità di diventare obesi. Fino a poco tempo fa gli scienziati non sapevano il perchè, né conoscevano il meccanismo che determinasse questa situazione.
Utilizzando una serie di test, il gruppo di ricerca ha riscontrato che le persone che presentavano una variazione del gene in questione avevano più fame e consumavano più cibo.
L’esperimento è stato strutturato in diverse fasi: la prima prevedeva lo studio di campioni di sangue prelevati ai volontari dopo i pasti; la seconda fase, invece, era determinata dalla risonanza magnetica al cervello dei volontari; la terza ed ultima fase, infine, è stata caratterizzata dalla disamina dell’ormone.
La conclusione cui sono giunti gli esperti è molto semplice: il gene FTO va ad agire sul funzionamento di vari geni che regolano il metabolismo ed il senso di fame.
Al termine dello studio, Batterham ha detto che questa scoperta ha senza dubbio fornito nuovi spunti e possibili scenari per il trattamento dell’obesità, in quanto esistono alcuni farmaci sperimentali che possono intervenire sul gene, se destinati a pazienti che presentano un rischio genetico di sviluppare l’obesità.
Steve Bloom dell’Imperial College di Londra, che non era coinvolto nello studio, ha detto che il gene FTO spiega solo in piccola parte la diffusione dell’obesità, anche se questa scoperta è stata comunque significativa ed importante.
L’obesità nel mondo è in continuo aumento e sembra avanzare ad un ritmo costante sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Questa malattia costituisce un notevole fattore di rischio per lo sviluppo di serie patologi, come il diabete, le malattie cardiache ed alcuni tipi di cancro.
Almeno 2,8 milioni di adulti muoiono ogni anno perchè in sovrappeso e più di 40 milioni di bambini sotto i cinque anni sono risultati in sovrappeso nel 2011, secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Attorno al fenomeno dell’obesità, inoltre, gravitano numerosi interessi e speculazioni da parte delle case farmaceutiche che introducono sul mercato sempre più farmaci, volti a contrastare la patologia.
Basti pensare che due nuovi farmaci contro l’obesità sono stati approvati dalla Food and Drug Administration l’anno scorso.
Autore | Marirosa Barbieri
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