Famosa per la sua abbondanza di grattacieli, centri commerciali e sontuosi complessi immobiliari, la metropoli del deserto Dubai è in crescita anche in un altro modo, senz’altro meno accattivante: oltre la metà dei suoi abitanti sono in sovrappeso. Nel tentativo di aiutare le persone a smaltire un po’ di grasso superfluo, i funzionari del governo locale hanno annunciato una sfida di 30 giorni in cui si promette di pagare i partecipanti un grammo d’oro per ogni chilogrammo di peso perso. Questa cifra è stimata sui 41 dollari per ogni chilo, sulla base del tasso di valore dell’oro e il termine ultimo per iscriversi alla gara è proprio oggi, 19 luglio.
Ovviamente molteplici operatori sanitari saranno a disposizione dei partecipanti per suggerire sostegno e consigli di vita sano per il mese di sfida; l’ufficiale di Dubai, Hussain Lootah ha dichiarato che non c’è alcun limite al pagamento in oro, ma i partecipanti devono perdere almeno due chili entro il 16 agosto.
Secondo uno studio condotto dalla Phillips Sanità lo scorso anno, più della metà dei cittadini degli Emirati Arabi che vive a Dubai è in sovrappeso, secondo i rapporti del Centro Pulitzer; in realtà, i tassi di obesità regionali si avvicinano addirittura a quelli degli Stati Uniti. In Arabia Saudita, un recente sondaggio ha scoperto che il 66% degli uomini e il 71% delle donne sono in sovrappeso o addirittura obesi, cifra che in Kuwait arriva al 74% degli uomini e al 77% delle donne. Nella sola Abu Dhabi, il 30% dei bambini sono sovrappeso o obesi.
Il principale motivo di questi dati allarmanti è che l’industria del fast food prospera nella regione degli Emirati Arabi Uniti, dove catene americane come McDonald, Subway e KFC, nonché una varietà di ristoranti self service locali, sono molto popolari. L’Health Authority di Dubai è al lavoro per educare i cittadini a fare scelte più sane, con iniziative focalizzate sull’educazione alimentare dei bambini.
Ma è giusto pagare le persone a peso d’oro per ogni chilo che riescono a smaltire? Come sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa, i programmi di incentivazione sono comuni nei luoghi di lavoro degli Stati Uniti. L’oro, tuttavia, non è mai stato preso in considerazione come premio, quindi può essere una possibilità.
Autore | Daniela Bortolotti
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