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Il Cioccolato Caldo Può Prevenire La Demenza Senile

La notizia suona sorprendente ed anche insolita: due tazze di cioccolato caldo al giorno possono aiutare il cervello delle persone anziane, mettendole al riparo dalla demenza senile.
E’ quanto riportato in uno studio condotto dal dottor Farzaneh Sorond della Harvard Medical School di Boston che ha coinvolto circa 60 persone di un’età media pari a 73 anni, affette da demenza.

In particolare, il cioccolato aumenta il flusso di sangue al cervello migliorando sensibilmente la memoria dei pazienti.

L’ESPERIMENTO

Dei 60 volontari che hanno deciso di sottoporsi all’esperimento, solo 18 hanno ottenuto, nei primi giorni di cura, piccoli benefici legati al consumo giornaliero di cioccolato caldo.
Dopo un mese di esperimento, invece, queste persone hanno registrato un miglioramento pari all’8,3% nella capacità cognitiva del loro cervello.

I punteggi dei test della memoria, infatti, sono sensibilmente migliorati.
Alla metà dei partecipanti è stata somministrata una quantità di cioccolato caldo ricco di antiossidanti e flavanoli mentre l’altra metà ha ricevuto il cacao a basso livello di flavanoli.
Il contenuto o meno di flavanoli non ha determinato alcuna differenza nei risultati dello studio, secondo i ricercatori.

Il dottor Farzaneh Sorond che ha condotto l’esperimento, ha dichiarato senza mezzi termini, sulla rivista Neurology che questi risultati “ci insegnano come il cioccolato incida sul flusso di sangue nel cervello e sulla capacità di pensiero in generale“.
In particolare, le diverse aree del cervello hanno bisogno di più energia per svolgere le attività quotidiane e necessitano anche di un maggiore afflusso di sangue. Il corretto funzionamento di questo meccanismo può svolgere un ruolo importante nel combattere le malattie come il morbo di Alzheimer.
Il dottor Paul Rosenberg, della Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora, negli Stati Uniti, ha scritto un editoriale che ha accompagnato lo studio in questione, sostenendo che bisogna approfondire le ricerche per dimostrare un collegamento tra cacao, problemi di afflusso di sangue e declino cognitivo: si tratta di un passo davvero importante che potrebbe guidare e condizionare gli studi futuri.

Il dottor Doug Brown, direttore di ricerca e sviluppo presso la Società di Alzheimer è dello stesso avviso.
Sappiamo che la carenza di flusso sanguigno“, ha detto l’esperto, “può influenzare la capacità cognitiva delle persone che rischiano di non avere abbastanza carburante nelle cellule cerebrali per svolgere le attività in modo efficace“.
Da questo piccolo ma interessante studio, sembra quindi che il cacao aiuti a migliorare l’afflusso di sangue al cervello, e che abbia quindi un effetto a catena sulla capacità cognitiva generale delle persone che ne sono affette.
Anche se questa potrebbe essere una buona notizia per coloro che bevono abitualmente il cioccolato caldo prima di dormire, gli esperti sostengono che è necessario effettuare altre ricerche in grado di dimostrarci definitivamente il collegamento tra cacao, capacità cognitiva e demenza senile.
Non ci resta, perciò, che attendere.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.