A volte i metodi comuni per perdere peso, come la dieta e l’esercizio fisico, non funzionano per tutti. In tali casi, un intervento di chirurgia bariatrica rimane l’unica soluzione. Le tecniche sono due: manicotto (o gastrectomia) o bendaggio gastrico. Ognuna ha i suoi vantaggi ma anche i suoi svantaggi. Lo scopo di questo articolo è quello di evidenziare benefici e rischi di entrambe le tecniche e confrontarle in base a vari parametri.
Differenze tra manicotto e bendaggio
• Tecnica chirurgica: il primo parametro da considerare è la tecnica chirurgica. Il manicotto gastrico comporta una rimozione dello stomaco circa del 60 – 80%, lasciando solo un piccolo tubo funzionale. A differenza del bypass gastrico, non ci sono deviazioni o tagli che riguardano l’intestino tenue, la valvola iniziale dello stomaco (piloro) o la parte finale. Il bendaggio gastrico invece prevede il posizionamento sulla parte superiore dello stomaco di un anello di silicone regolabile. Serve per controllare l’assunzione di cibo. Il manicotto (o gastrectomia) è più invasivo e complicato del bendaggio.
• Metodo: sia il manicotto che il bendaggio ricorrono a un metodo restrittivo per far sì che il paziente perda peso. Poiché con entrambi i tipi di intervento si riducono le dimensioni dello stomaco, la sua capacità di contenere cibo diventa limitata. Il manicotto inoltre riduce gli attacchi di fame, mentre il bendaggio fa sentire sazi dopo aver mangiato solo una piccola quantità di cibo. La grelina è un ormone che stimola la fame ed è presente nella parte superiore dello stomaco. Poiché con il manicotto gastrico viene rimossa questa parte, il paziente non ha alcuna sensazione di fame e quindi mangia meno.
• Perdita di peso conseguita: dopo il manicotto gastrico si può ottenere una perdita di peso veloce e drastica; il paziente, infatti, perde circa il 60 – 70% del peso in eccesso in soli due anni. Con il bendaggio la perdita di peso è invece lenta ma costante e il paziente può perdere circa il 40 – 50% del peso in eccesso nel primo anno. Dopodiché per i successivi 5 anni la percentuale di perdita di peso si stabilizza al 55%.
• Tempo di recupero: Essendo un intervento invasivo, il tempo di recupero del manicotto gastrico è di circa sei settimane. Quello del bendaggio è abbastanza inferiore e dopo una settimana dall’operazione si può cominciare a lavorare. Inoltre, dopo la gastrectomia bisogna rimanere in ospedale per almeno 2 – 3 giorni, mentre per il bendaggio basta solo un pernottamento. Ma siccome quest’ultima tecnica comporta l’impianto di un dispositivo nel corpo, è necessario sottoporsi ad alcuni controlli per poter regolare l’anello di silicone.
• Rischi: entrambi i tipi di intervento comportano rischi specifici. Per esempio, si corre il rischio che il bendaggio possa scivolare o corrodersi. Ciò può essere corretto con un intervento chirurgico di riadattamento. Infezioni, sanguinamento e fuoriuscite sono alcuni rischi comuni associati alla gastrectomia. Si sono registrati inoltre episodi di malnutrizione.
• Benefici: i vantaggi più grandi del bendaggio sono che è completamente reversibile e che il tempo di recupero è piuttosto veloce. Il manicotto viene spesso consigliato ai pazienti che non risultano idonei al bendaggio e può essere ulteriormente convertito in bendaggio. Il costo della gastrectomia è di circa 7750 euro, mentre il bendaggio può essere eseguito con 10000 – 13000 euro.
Se sei indeciso, metti a confronto i benefici con i rischi.
Autore | Anna Abategiovanni
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