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Il Detersivo Può Essere Pericoloso Per La Salute?

Gli spot del detersivo per lavatrice vorrebbero farci pensare che ci stiamo avvolgendo nell’aria pulita di montagna e nel fresco profumo di fiori di campo ogni volta che indossiamo i nostri vestiti appena lavati. Ma in realtà rischiamo di avvolgerci in una coperta tossica di sostanze chimiche! Anche se questi detergenti commerciali possono combattere le macchie del vostro paio di jeans preferito, vi lasciano qualcos’altro in cambio: quando puliamo il nostro bucato, abbiamo certe aspettative, la maggior parte di noi si aspetta che tutte le macchie, la sporcizia e l’odore vengano rimossi. Vogliamo anche sentire l’odore fresco e la sensazione di morbido al tatto. I produttori di detersivi utilizzano sostanze chimiche, non importa quanto dure o potenzialmente dannose, per soddisfare queste aspettative e dare l’impressione di biancheria pulita. La domanda che dovremmo porci è: il bucato è davvero pulito se è saturo di sostanze chimiche dopo che è stato lavato?

Di seguito abbiamo elencato solo alcune delle sostanze chimiche che si trovano comunemente nei detersivi commerciali.

1. Fenoli – Considerati tossici dall’Istituto Superiore di Sanità, i fenoli possono causare danni ai polmoni, cuore, reni e fegato. Sono facilmente assorbiti nella pelle, che li rende particolarmente pericolosi. I fenoli sono stati collegati a gravi patologie di salute e persino alla morte.

2. Sbiancanti ottici – Sono un nuovo ingrediente nei detergenti commerciali; ingannano l’occhio alterando le lunghezze d’onda ultraviolette per rendere i vestiti più bianchi. Il risultato può essere di facciata, ma i pericoli chimici di questi prodotti sono molto reali. Gli studi hanno dimostrato che questi agenti sono estremamente tossici per i pesci e possono causare mutazioni nei batteri, inoltre possono anche scatenare forti reazioni allergiche negli esseri umani quando sono esposti alla luce solare.

P U B B L I C I T A'

3. Candeggina – Un detergente per la casa tradizionale contiene candeggina, è noto da decenni. La candeggina, o ipoclorito di sodio, è una delle principali cause di avvelenamento in casa. Si tratta di un forte irritante per gli occhi, il naso e la gola, inoltre può anche causare reazioni gravi se viene a contatto con la pelle.

4. Tensioattivi – Un tensioattivo è una sostanza che si lega con le particelle oleose e le porta via con l’acqua durante il lavaggio. Sono ciò che rende i nostri vestiti puliti quando li laviamo. I tensioattivi possono essere naturali o sintetici: quelli naturali sono generalmente sicuri per le persone e l’impianto idraulico, ma i tensioattivi chimici non lo sono. I detersivi commerciali sono caricati con tensioattivi sintetici.

5. Profumo – I profumi artificiali nei prodotti per il bucato sono un forte agente irritante. Queste sostanze chimiche possono causare prurito, lacrimazione e fastidio alle narici, ma la loro influenza andare molto più in profondità. Alcuni profumi chimici possono scatenare attacchi di asma e aggravare le allergie, possono anche influenzare il vostro modo di pensare, rendendo la concentrazione e la coordinazione difficili. Tutte le irritazioni si mostrano al peggio nei soggetti sensibili, anche se nessuno è immune dagli effetti di queste sostanze chimiche.

Uno qualsiasi di questi additivi chimici provoca un sacco di danni da solo, ma tutte queste sostanze combinate possono fare reazione l’una con l’altra nei detersivi per bucato, diventando ancora più pericolose insieme di quanto non fossero da sole.

Pensateci: l’abbigliamento è in costante contatto con la pelle. La pelle è eccezionalmente permeabile e assorbe rapidamente le sostanze, che finiscono direttamente nel flusso sanguigno. Molti esperti raccomandano: se non si può mangiare o bere, non va fatto entrare in contatto con la pelle. Eliminate i detersivi commerciali e cercate modi più naturali per lavare i vostri vestiti.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

2 Commenti

  1. Carissima amica dottoressa grazie per darmi modo di essere guidata per un corretto uso dei sistemi di lavaggio
    Mi dia una delucidazione ed un aiuto grazie
    Fino ad oggi ho usato i tradizionali saponi in polvere o liquidi

    • Buonasera Rita e benvenuta,

      » il problema di fondo è che, per poter vendere di più e tener in piedi il carrozzone, il detersivo deve APPARIRE efficace più che esserlo realmente. Ecco che allora vengono riempiti di composti chimici addizionali volti a migliorare l’aspetto del detersivo e a farlo apparire più efficace.

      Peccato però che questa strategia, seppur risulti efficace in termini di vendite e guadagni, stia diventando sempre meno bio compatibile (se non pericolosa per la salute stessa dell’uomo).

      Faccio un esempio •► il bianco è da sempre il colore associato alla pulizia. E allora più una tovaglia è bianca e più dovrebbe essere pulita.
      Purtroppo non è così perchè i germi, ad esempio, non sono intercettati dal nostro potentissimo sguardo. Al nostro occhio basta che sia bianca, anche se di un bianco artificiale ottenuto con sbiancanti ottici.

      Ecco che allora al tensioattivo (necessario per tirare via lo sporco e creare la schiuma) vengono aggiunti:

      complessanti verso calcio e magnesio (perchè potrebbero ridurre l’efficacia del tensioattivo stesso che si andrebbe a legare con questi ioni) – tra questi cito l’EDTA, l’NTA, Poliacrilati, Zeoliti, etc..

      sbiancanti e perossidi che hanno il compito di aggredire letteralmente le macchie (un esempio è il Perborato).

      sbiancanti ottici che si depositano ad esempio sulle fibre di una tovaglia e, riflettendo la luce secondo un determinato gioco ottico, ci ingannano sulla reale pulizia dell’oggetto in questione.

      profumi, ovviamente per far scatenare la sensazione di “uhmmmm che buono. Sarà sicuramente pulito e sano!”

      conservanti come aldeidi (E 240, ad esempio) e fenoli.

      #Ecco una lista di articoli sui saponi fatti a mano, naturali al 100%.