Le emorroidi possono essere una patologia dolorosa e imbarazzante, ma molte persone ne soffrono specialmente quando invecchiano. Per fortuna, la condizione è facile da trattare: il Dott. Sergey Kantsevoy, direttore del Centro per l’endoscopia terapeutica al Mercy Medical Center, ha dichiarato è da poco disponibile un nuovo trattamento più semplice e veloce rispetto alle opzioni precedenti.
Che cosa sono le emorroidi e quali sono le cause ?
Le emorroidi sono grumi, come nelle vene e nei tessuti tipo muscoli e fibre elastiche, che si trovano all’interno del canale anale appena sotto le mucose. Ognuno di noi possiede queste strutture situate nella parte più bassa del retto e dell’ano, ma facciamo riferimento a loro come a una condizione patologica quando c’è gonfiore e allargamento del tessuto, come accade ad esempio per le vene varicose alle gambe. Le emorroidi possono essere classificate come interne, cioè che si verificano all’interno del retto inferiore, oppure di tipo esterno, ossia sviluppate sotto la cute intorno all’ano. La varietà esterna raramente causa un problema, ma quando i coaguli di sangue si fanno dolorosi e si formano all’interno, lasciano una modifica della pelle che può essere dolente, pruriginosa o entrambe. Le emorroidi interne di solito non sono dolorose, ma possono causare sanguinamento, che si può notare sulla carta igienica o nella tazza. Tuttavia, se vedete il sangue, non date per scontato che il sanguinamento sia dovuto alle emorroidi, ma consultate subito il vostro medico o un gastroenterologo per un esame completo per escludere altre patologie, come i polipi del colon e il cancro. Le emorroidi interne a volte possono estendersi oltre l’ano formando un “prolasso” e ciò può causare dolore, prurito e irritazione, detto “prurito anale“, a causa di muco e particelle di feci che si vanno a raccogliere sulle emorroidi sporgenti.
Chi soffre maggiormente di emorroidi?
Le emorroidi sono molto comuni e colpiscono fino al 5% della popolazione generale, in particolare le persone di età superiore ai 50 anni. Dei circa 15 milioni di cittadini che soffrono di questa patologia, solo circa 500.000 avranno bisogno di cure mediche. Più suscettibili allo sviluppo di emorroidi sono le donne in stato di gravidanza (la pressione del feto e i cambiamenti ormonali possono causare l’espansione di questi vasi) e coloro i quali hanno delle pareti delle vene del retto più deboli del normale. Le persone che conducono una vita sedentaria e che seguono una dieta a basso contenuto di fibre, che soffrono di stipsi cronica, sono particolarmente inclini alle emorroidi.
Come vengono trattate le emorroidi?
Il trattamento per le emorroidi esterne è di solito chirurgico ed è necessario solo nella fase acuta della trombosi, cioè serve per tagliare la pelle sopra le emorroidi e per rimuovere il coagulo di sangue. Il trattamento delle emorroidi interne dovrebbe iniziare con le modifiche dello stile di vita di un paziente e un aumento delle fibre alimentari, oltre all’assunzione di liquidi per eliminare la stitichezza e per normalizzare i movimenti intestinali. Il trattamento conservativo delle emorroidi interne comprende anche dei metodi emollienti delle feci, bagno con acqua calda prima di ogni movimento intestinale e applicazioni locali di unguento. Se la terapia conservativa non riesce, i pazienti di solito vengono indirizzati al trattamento non chirurgico delle emorroidi interne.
Ci sono effetti collaterali al trattamento?
Le modalità non chirurgiche tradizionali includono legatura, coagulazione a infrarossi, laser terapia, ecc… Tuttavia, tutti questi trattamenti possono avere svantaggi significativi: ad esempio, l’applicazione di bande di gomma è una procedura efficace ma molto dolorosa. Il disagio rettale e il dolore dopo il posizionamento degli elastici può essere grave e può anche richiedere la rimozione della banda elastica. Inoltre, numerose complicazioni pericolose per la vita e anche gravi, come infezioni e necrosi, sono fra gli effetti collaterali riportati dopo questo intervento. Altre modalità non chirurgiche tradizionali (scleroterapia , coagulazione a infrarossi, diatermia bipolare, fotocoagulazione laser) causano meno dolore post- procedurale ma sono anche meno efficaci rispetto alla legatura elastica e di solito richiedono sessioni terapeutiche ripetute, aumentando in modo significativo le spese di trattamento.
Quali sono i metodi più recenti di trattamento delle emorroidi, di cui parla il Dott. Kantsevoy?
Il nuovo dispositivo di legatura dei tessuti, il Sistema bipolare HET, è stato recentemente autorizzato dalla Food And Drug Administration per il trattamento di emorroidi interne: il dispositivo è un anoscopio modificato (un piccolo tubo utilizzato in sede di esame del retto e ano) con una pinza bipolare collegata, una fonte di luce e un meccanismo di controllo della temperatura dei tessuti. L’energia elettrica bipolare viene utilizzata per legare i vasi sanguigni che alimentano le emorroidi, in modo da fermare l’emorragia, eliminando prolasso e contrazione delle emorroidi. In sostanza, il dispositivo utilizza il calore per fermare l’emorragia e gli altri problemi causati dalle emorroidi interne.
Autore | Daniela Bortolotti
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