Mal di schiena, tendinite, spasmi alle gambe. Siamo abituati a trattare questi disturbi (alcuni tipici dell’età avanzata) con rimedi farmacologici.
Analgesici e terapie per bocca costituiscono, secondo il senso comune, la soluzione più immediata ma non definitiva al problema.
Per risolvere i dolori muscolo-scheletrici, invece, è importante sottoporsi a costanti sessioni di fisioterapia (un insieme di tecniche in grado di curare patologie motorie).
Non tutti possono praticarla (i pazienti affetti da altri problemi di salute devono astenersi dall’attività fisica intensiva): proprio per questo, è preferibile rivolgersi al medico di fiducia che saprà indirizzarci correttamente.
LE TECNICHE DELLA FISIOTERAPIA
Una branca, diverse tecniche. La fisioterapia si compone di vari strumenti. Esiste infatti l’approccio attivo, caratterizzato dall’educazione posturale e dalla ginnastica; seguono le tecniche passive fatte da esercizi di posturale, massaggi, manipolazioni; infine, l’approccio neuromuscolare che da leva sull’idroterapia, laserterapia, ultrasuonoterapia.
La scelta della tecnica giusta da applicare dipende dall’entità del problema e dallo stato di salute generale del soggetto che deve sottoporsi al trattamento.
PERCHE’ LA FISIOTERAPIA FA BENE
La fisioterapia può essere ospedaliera o domiciliare (per quest’ultima s’intendono trattamenti personalizzati da svolgere nell’ambiente confortevole di casa con l’ausilio di un operatore).
I vantaggi derivanti dall’applicazione di queste tecniche si vedono nel lungo periodo attraverso il recupero funzionale della parte del corpo compromessa.
Di seguito, elencheremo una serie di situazioni in cui la fisioterapia costituisce davvero la soluzione ideale e, per certi versi, l’unica praticabile.
DOLORI AL GINOCCHIO
Lo scorso autunno, i ricercatori canadesi della University of Western Ontario hanno pubblicato uno studio che ha dimostrato i vantaggi della fisioterapia in combinazione con i farmaci nel trattamento dell’artrite alle ginocchia.
“Per risolvere l’artrosi che affligge le articolazioni, c’è bisogno di lavorare sulla flessibilità e sul potenziamento della forza articolare stessa“, ha dichiarato il dottor Robert Litchfield chirurgo ortopedico del Fowler Kennedy Sport Center.
“L’approccio da seguire, nei casi di dolori alle ginocchia“, spiega l’esperto, “è articolato e molto importante“.
Per prima cosa, i fisioterapisti devono valutare la rigidità muscolare e le articolazioni (se si muovono troppo o troppo poco); poi, sulla base di questa valutazione, si stilerà un primo piano di azione che include un esercizio soft (che mira a lenire l’infiammazione articolare ed i dolori ad essa connessi) e si affronteranno, gradualmente, i fattori che contribuiscono al problema.
“Se il disagio deriva da un’ andatura squilibrata“, seguita l’esperto,”i fisioterapisti dovranno prescrivere semplici plantari. Nel caso in cui la situazione dovesse rivelarsi più complessa, allora l’approccio terapeutico cambierebbe“.
MAL DI SCHIENA
La cattiva postura, gli strappi muscolari o l’artrite possono essere la causa di mal di schiena lancinanti. Anche in questo caso la fisioterapia arriva in soccorso.
Paul VanWiechen, direttore di fisiologia presso la Cleveland Clinic di Toronto, suggerisce un triplice approccio quando si è in presenza di mal di schiena: la gestione del peso corporeo (teso a ridurre lo stress sulle articolazioni), il potenziamento muscolare (per migliorare la mobilità e ridurre le recidive) il re-patterning muscolare che comporta la modifica del coordinamento di tutti i muscoli, attraverso una serie di esercizi dinamici.
TECNICHE DI RESPIRAZIONE
La fisioterapia affronta e cura anche i problemi legati al sistema nervoso autonomo. I pazienti che soffrono di asma o di apnea notturna, per esempio, possono usare esercizi di respirazione-fisioterapeutica per migliorare la loro condizione.
La fisioterapia, infatti, insegna una serie di tecniche che permettono di migliorare la mobilità dei muscoli del torace e del collo attraverso esercizi di stretching e di rafforzamento muscolare.
DISTURBI DEI MUSCOLI PELVICI
I muscoli pelvici subiscono cambiamenti dopo la gravidanza, il parto o un intervento chirurgico addominale.
“Questi muscoli sono coinvolti nella funzione sessuale, risultano utili nella funzione intestinale, nel sostenere la colonna vertebrale e gli organi addominali“, spiega il dottor Robin Christenson, fondatore di Womanology, una clinica di terapia integrativa a Irvine, in California, “i dolori pelvici possono manifestarsi in determinate condizioni, in seguito a rapporti sessuali dolorosi, incontinenza urinaria o intestinale, dolori addominale. In questi casi bisogna intervenire con esercizi di potenziamento muscolare e tecniche di rilassamento“.
FISIOTERAPIA VS OBESITA’
Sapevate che la fisioterapia si rivela molto utile anche nel trattamento delle persone obese?
Ne sa qualcosa Lia Arniel, fisioterapista di Winnipeg. “Educhiamo i pazienti obesi sulle conseguenze che l’eccesso di peso ha sul loro sistema muscolo-scheletrico“, spiega l’esperta, “in questi casi, quindi, utilizziamo un approccio fatto di esercizi personalizzati considerando il fatto che i pazienti in sovrappeso hanno anche una scarsa mobilità. Un approccio simile si applica a pazienti la cui capacità di movimento è diminuita a causa dell’ invecchiamento o degli effetti collaterali della chemioterapia“.
DOLORE CRONICO
Un programma mirato di fisioterapia può alleviare il dolore cronico che affligge le articolazioni ed i muscoli.
Uno studio danese ha dimostrato che numerose donne sottoposte ad un programma intensivo di fisioterapia per curare l’osteoporosi hanno registrato, dopo 10 settimane dal trattamento, un notevole miglioramento della qualità di vita, un maggiore equilibrio e stabilità della colonna vertebrale.
FISIOTERPIA POST-CHIRURGICA
La fisioterapia diventa poi, indispensabile, dopo gli interventi di chirurgia. Questo approccio terapeutico garantisce il recupero funzionale della parte del corpo compromessa. Le tecniche da utilizzare vanno concertate insieme all’operatore sanitario, in base all’entità del danno e della salute del paziente.
MORBO DI PARKINSON
Sapevate che la fisioterapia è complementare alle cure contro il morbo di Parkinson?
La scoperta è di alcuni ricercatori tedeschi che hanno analizzato 60 pazienti affetti dalla malattia neurodegenerativa sottoponendoli ad un programma di recupero caratterizzato da: esercizi domiciliari, passeggiate per un’ora al giorno, per 4 giorni alla settimana, per 4 settimane.
Al termine del trattamento è emerso che questo gruppo ha registrato un miglioramento consistente nei movimenti di coordinamento ed equilibrio.
Dello stesso avviso, sono i dottori morboTomlinson CL, Patel S, Meek C, autori dello studio scientifico “Physiotherapy intervention in Parkinson’s disease: systematic review and meta-analysis” che ha rivelato come la fisioterapia implementi l’equilibrio e la funzionalità dei soggetti malati di Parkinson.
FISIOTERAPIA IN MUSICA
La musicoterapia accompagnata dalla fisioterapia è un toccasana per la cura delle malattie neuro-degenerative. A dirlo sono i ricercatori della Fondazione Don Gnocchi di Roma che hanno condotto uno studio su cavie da laboratorio. Gli studiosi hanno sottoposto i topi a sedute di musicoterapia per diverse ore al giorno, registrando una migliore capacità di apprendimento e di coordinamento nei movimenti.
Da qui l’idea in base alla quale le sessioni di fisioterapia accompagnate alla musica possono risultare ancora più efficienti e terapeutiche di quanto lo siano già.
Autore | Marirosa Barbieri
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