56%: è la percentuale dei russatori di sesso maschile. 44%: il numero delle russatrici. 35%: il dato delle coppie costrette a dormire separate per non arrivare al divorzio.
Sono sempre più numerosi i fidanzati e gli sposi alle prese con problemi di convivenza notturna. Anche se la routine è fatta di rapporti affettuosi, cordiali e complici, la notte può trasformarsi in un vero e proprio inferno fatto di anime in pena che deambulano dentro casa.
Tra le cause che impediscono di riposare serenamente, infatti, la più diffusa rimane la roncopatia (russamento); seguono lo stress che determina agitazione ed inquietudine; la presenza di neonati in casa (che alterano il ritmo del sonno dei novelli genitori) e l’alimentazione scorretta (mangiare a dismisura la sera può provocare la classica sensazione di pesantezza che si traduce in insonnia).
Secondo uno studio condotto presso l’Università della California a Berkeley, la carenza di riposo notturno rischia di compromettere irrimediabilmente la vita di coppia (in particolar modo quella sessuale) aumentando le probabilità di divorzi e separazioni.
Dello stesso tenore sono i risultati emersi da uno studio condotto dall’Osservatorio del chirurgo estetico, Paolo Gottarelli, che ha analizzato un campione di 100 persone rilevando una stretta relazione tra separazioni e russamento notturno.
CAUSE DEL SONNO INTERROTTO
La roncopatia è solo una delle cause che determinano il cosiddetto “sonno interrotto“.
Questo particolare disturbo (legato spesso a problemi strutturali, come la deviazione del setto nasale) si acutizza sensibilmente durante il periodo delle allergie, complici i pollini ed i peli di animali svolazzanti.
Tra i rimedi particolarmente indicati per combattere il russamento, ci sono le bande nasali che garantiscono un miglioramento della circolazione dell’aria nelle narici; l’impiego di cuscini più alti ed ipoallergenici; l’utilizzo di umidificatori che possano contrastare la secchezza dell’ambiente in cui dormiamo.
Un’ altra causa d’insonnia è data dallo stress e dalle preoccupazioni accumulate tutto il giorno. Questo stato d’animo, infatti, ci costringe a notti tormentate, ci spinge a dimenarci nel letto, ad alzarci di frequente e a riposare poco e malissimo.
LE SOLUZIONI
Parlare con il partner può essere una valida soluzione al problema. Molte donne/uomini sono soliti criticare l’insonnia notturna del proprio compagno che, umiliato, si getterà nello sconforto e sarà poco disposto a dialogare.
Uno studio condotto da ricercatori del Maryland ha scoperto che le donne che non affrontano i problemi di coppia e li subiscono passivamente, hanno quattro volte in più la probabilità di morire nell’arco di 10 anni rispetto a quelle che, invece, dialogano con il proprio partner e cercano di risolvere le incomprensioni.
Anche il linguaggio ed i termini usati hanno la loro importanza. Quando si parla con il proprio compagno/a, è molto importante utilizzare la prima persona plurale. Espressioni del tipo: “questo è il NOSTRO problema“, “NOI abbiamo un problema” creano una sorta di empatia tra i due ed uno stimolo maggiore a risolvere le difficoltà che si presentano.
Molte coppie, dopo aver preso coscienza della difficoltà che vivono, decidono congiuntamente di rivolgersi ad uno specialista del sonno che saprà, con competenza e perizia, dare un indirizzo ed una soluzione valida al problema.
Utilizzare piccoli strumenti utili per riposare meglio può essere una strategia temporanea ma non definitiva.
Tra gli oggetti che risultano particolarmente efficaci, ci sono le mascherine notturne, i tappi per le orecchie e molto altro.
Alcune coppie, inoltre, utilizzano materassi particolari che ammortizzano suoni ed i movimenti continui del partner inquieto.
Suggerire al proprio compagno l’assunzione di rimedi naturali a base di camomilla, valeriana può rivelarsi, il più delle volte, una saggia decisione.
C’è chi, poi, opta per lo scambio di effusioni notturne: un vero e proprio toccasana in grado di rilassare, conciliare il sonno e fortificare l’intimità di coppia.
Dormire in letti separati dovrebbe costituire l’extrema ratio, la soluzione ultima ed inevitabile dopo una serie di tentativi non andati a buon fine.
La tendenza a riposare in alcove differenti, infatti, non rinsalda il rapporto ma tende a dividere aumentando incomprensioni e minando inevitabilmente l’intimità.
Ecco perchè, in questi casi, diventa importante coltivare la dimensione affettiva fatta di coccole al mattino, baci e carezze dopo una notte trascorsa, finalmente, all’insegna del riposo e del ristoro.
Autore | Marirosa Barbieri
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