Si chiama emorragia nasale o, più correttamente, epitassi ed è la perdita improvvisa di sangue dalle narici. Almeno il 50% degli italiani ha sofferto di questo problema, una volta nella vita.
I motivi che provocano una simile condizione sono svariati ed, a volte, difficili da individuare.
Sicuramente gli improvvisi zampilli di sangue tendono ad allarmarci e spaventarci e non sempre siamo pronti ad affrontarli.
Ecco, quindi, una serie di accorgimenti da adottare nel caso in cui dovessimo soffrire di emorragia nasale.
POSSIBILI CAUSE
L’epitassi è sintomatica di una fragilità dei capillari presenti nella cavità nasale. Si manifesta attraverso perdite ematiche continue o ad intermittenza.
Se essa non è innescata da un urto, una caduta o da un raffreddore, potrebbe essere la spia di un problema più grave, come l’ipertensione. Di solito bisogna preoccuparsi quando il sangue fiotta in modo copioso dal naso senza un apparente motivo.
Il caldo, che è vasodilatatore, può favorire la rottura dei capillari: ecco perchè d’estate si è maggiormente soggetti ad episodi di epitassi.
Anche chi soffre di allergia è più soggetto a fenomeni di emorragia nasale.
Tra le altre possibili cause vanno annoverate la rinite allergica, interventi di rinoplastical o l’uso dell’ aspirina. Quest’ultimo rimedio farmacologico, infatti, può interferire con la coagulazione del sangue, alterandola e scompensandola.
Così come, se siamo soliti soffrire di allergie stagionali, dobbiamo trattarle tempestivamente.
SOFFIA DELICATAMENTE
Il rimedio più semplice ed immediato per affrontare l’emorragia, consiste nel sedersi in posizione eretta con la testa leggermente inclinata in avanti, soffiando delicatamente così da espellere eventuali grumi. A questo punto, è importante pizzicare la parte molle del naso per almeno 10 minuti.
RIMEDI NATURALI
Se il naso continua a gocciolare sangue, utilizza una piccola garza e ponila tra le gengive ed il labbro superiore, per circa 5/10 minuti.
La garza può essere imbevuta in un estratto di amamelide o succo di limone, in grado di arrestare le perdite ematiche.
IL GHIACCIO
Applicare un impacco di ghiaccio sulla narice sanguinante è la soluzione praticata da molti. Il freddo, infatti, è vasocostrittore e restringe i vasi sanguigni nel naso.
Se non si dispone di una borsa di ghiaccio, è possibile applicare una pezza fredda o un pezzetto di cotone imbevuto in acqua ossigenata. In poco tempo il sanguinamento si dovrebbe arrestare.
Nel caso in cui la sintomatologia dovesse persistere, possiamo provare ad utilizzare uno spray nasale che svolge una funzione antiemorragica e di vasocostrizione.
IL POTERE DELLA PREVENZIONE
La prevenzione, si sa, è la cura migliore. Per evitare eventuali epitassi, infatti, dovremmo bere 250 ml di acqua al giorno: in questo modo, manterremo le mucose sempre umide ed idratate.
Soprattutto d’estate, dovremmo evitare di utilizzare l’aria condizionata che, asciugando l’aria, ci espone maggiormente alle perdite ematiche.
Tamponare l’interno del naso con la vaselina o con una soluzione fisiologica o spray nasale, si rivela spesso una buona soluzione. Entrambi i metodi contribuiranno a mantenere le narici umide evitandoci situazioni fastidiose. Questo approccio è utile da seguire se siamo in procinto di prendere un aereo, o siamo soggetti ad un raffreddore o un’infezione.
ALIMENTAZIONE
Lo sapevate che la vitamina C aiuta a rafforzare le pareti dei capillari e svolge una funzione protettiva?
Per questo è molto utile introdurla sotto forma di integratori o alimenti che ne sono particolarmente ricchi, come gli agrumi.
Se si soffre di problemi di epistassi ricorrenti, è il caso di prendere dai 1.000 ad i 1.200 milligrammi di vitamina C; così come, assumere 500 milligrammi al giorno di un integratore di bioflavonoidi, come l’estratto di vinacciolo, l’estratto di pino ed il Pycnogenol o proantocianine si rivela molto utile.
Non dimentichiamo, infatti, che i flavonoidi sono noti per la cura ed il potenziamento dei capillari particolarmente fragili.
Tra gli alimenti particolarmente suggeriti per contrastare l’epitassi, ci sono le verdure a foglia verde ricche di vitamine (soprattutto la K) che contribuiscono a coagulare il sangue.
Autore | Marirosa Barbieri
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