Durante la notte siete soliti digrignare i denti? Ecco perché accade e che cosa si può fare per risolvere il problema.
Può capitare che il vostro coniuge si lamenti dei rumori che producete durante la notte: molte persone soffrono di un’abitudine conosciuta come “bruxismo”, che è diventata più diffusa negli ultimi anni, forse a causa dei nostri stili di vita più stressanti. Stringere i denti, ermeticamente, chiudendo sia quelli superiori che inferiori, non deve essere trascurato né considerato come abitudine innocua perché la forza del morso di un essere umano adulto può arrivare fino a 90 chili ogni 2,5 cm quadrati. Digrignare i denti regolarmente, provoca una pressione prolungata che si ripercuote non solo sui denti e le loro strutture di sostegno, ma su muscoli, tendini, legamenti e articolazioni della mandibola, nonché su cranio, collo e spalle. Durante il sonno, il fenomeno a volte è accompagnato da una specie di movimento “avanti e indietro” o spostamento laterale dei denti superiori e inferiori. Alcune persone lo fanno anche durante il giorno. Questa condizione, se non trattata, può danneggiare i vostri denti e la cavità orale, andando a colpire lo strato di dentina.
Gli effetti nocivi del bruxismo
Mentre circa l’8% dei cittadini (dato canadese) riferiscono di essere consapevoli dei propri fenomeni durante il sonno, numerosi casi non sono stati segnalati, il che può suggerire che il totale potrebbe essere molto più alto. Anche se i pazienti possono essere inconsapevoli, le prove sono evidenti: sensibilità dei denti intermittente, mal di denti inspiegabili, denti rotti o scheggiati, fessure, appiattimento della superficie dei denti, gengiviti o dolore alla mandibola e difficoltà masticazione o di apertura. Non sorprende che i pazienti lamentino anche la rigidità del collo e delle spalle, mal di testa e mal d’orecchi.
Quali sono le cause?
Le cause che contribuiscono al bruxismo includono lo stress nascosto, non corretto allineamento dei denti, errati lavori dentali, traumi precedenti alla testa e al collo e malattie come il Morbo di Parkinson o la Corea di Huntington. Gli studi hanno anche collegato il bruxismo all’apnea del sonno (la cessazione temporanea della respirazione durante il sonno) e all’uso di alcuni antidepressivi.
Il Dr. Gilles Lavigne, dentista ed esperto di disturbi del sonno, nel suo laboratorio a Montreal (Canada), riconosciuto a livello internazionale per le sue ricerche d’avanguardia nel sonno, ha dimostrato che il fenomeno è influenzato dall’attività tronco cerebrale. La maggior parte dei pazienti nella sua sala d’attesa soffrono anche di disordine temporomandibolare (TMD) perché il bruxismo spesso si traduce in questa patologia, cioè quando la giuntura vicina al vostro orecchio (che permette alla mascella inferiore di spostarsi verso l’alto o verso il basso, o lateralmente) diventa rigida e dolorosa, e produce un rumore di scatto, al movimento. In casi estremi, questa giuntura diventa così infiammata che permette alla bocca di aprirsi solo pochi millimetri.
Cosa consigliano i dentisti?
Il Dr. Ron Smith, dentista a Duncan (British Columbia, USA) raccomanda la realizzazione di una mascherina anti bruxismo (meglio conosciuta come “bite”), un dispositivo in plastica costruito appositamente sul calco del paziente o che si adatta sopra i denti. Progettata per essere indossata durante il sonno, il suo scopo è duplice: protegge i denti contro l’usura, e riduce la forza dello sfregamento. “I pazienti sono molto più felici una volta che iniziano ad utilizzarla” spiega il Dr. Smith, che vede segni di bruxismo in circa il 20% dei suoi pazienti.
I prezzi variano, e un bite può arrivare a costare centinaia di Euro. Molti piani di assicurazione privata, tuttavia, coprono la spesa. Tutti coloro che stringono e digrignano i denti dovrebbero usare una protezione per prevenire ulteriori danni: se sentite di avere questo problema, parlatene con il vostro medico.
Altre opzioni di trattamento
Il trattamento non deve fermarsi al solo dispositivo di protezione: sono necessari specialisti di nuova generazione, che abbiano un approccio integrativo per far luce su una moltitudine di altri sintomi, cause e metodi per gestire il problema. Esistono cure per contribuire a ridurre gli spasmi e la rigidità muscolare, fino al ripristino della giuntura e alla sua funzione normale. I metodi sono vari e includono agopuntura, massaggi, fisioterapia, meditazione e anche ipnosi.
Il tipo di trattamento di cui si occupa il Dr. Pansy Jang, agopunturista, massaggiatore e medico tradizionale cinese di New Westminster (British Columbia, USA) nasce dai risultati di una approfondita storia clinica e di screening dei propri pazienti, compresa la salute dentale. Il Dottore, che detiene un diploma in pratica manuale osteopatica, suggerisce: “A volte la disfunzione della mascella può essere correlata a una cattiva postura, problemi digestivi o traumi, sia fisici che psicologici, i cui trattamenti sono spesso una combinazione di terapia manuale osteopatica, terapia cranio-sacrale, agopuntura, massaggio, medicina tradizionale cinese e talvolta ipnoterapia”.
Il medico incoraggia i pazienti ad adottare tecniche di riduzione dello stress, come la meditazione, per ridurre la risposta del corpo alla tensione.
Il Dr. Russell, invece, che si è specializzato nel trattamento della TMD e dello sfregamento attraverso una combinazione di fisioterapia e terapia cranio-sacrale da più di 15 anni, sostiene che i pazienti spesso non si ricordano incidenti nel loro passato e che causano i problemi attuali. “Una mascella infortunata all’età di cinque anni o lesioni da colpo di frusta, possono portare i sintomi. Incidenti precedenti, infortuni sportivi, traumi alla testa da bambini, oppure un parto difficile, possono predisporre le persone a questo problema, che può anche non emergere subito” spiega il medico, che tiene anche lezioni di yoga frequentate da alcuni dei suoi pazienti e sottolinea quanto sia importante la corretta respirazione. Russell aggiunge che molti dei suoi pazienti hanno altri sintomi in comune, come sinusite, indigestione e mal di gola anche inspiegabile e l’accumulo di cerume.
Cosa si può fare
• Adottate stili di vita e cambiamenti comportamentali in grado di ridurre lo stress. Verificate, anche con l’aiuto di uno specialista, dove possono nascere ansie nascoste, frustrazione o rabbia repressa, apnea del sonno o un comportamento eccessivamente competitivo.
• Più volte durante il giorno, circa una volta ogni ora, fate una pausa e un veloce controllo: state stringendo i muscoli della mascella?
• Imparate a rilassare coscientemente i muscoli del viso e della mascella.
• Effettuate periodicamente stretching e massaggio del collo e delle spalle.
• Se soffrite di rigidità, scatti rumorosi o dolore alla mascella, evitate il consumo di cibi duri come noci, caramelle o ghiaccio e non sovraccaricate la mandibola aprendo troppo la bocca quando sbadigliate.
• Provate questa tecnica meditativa: posizionate la lingua sulla bocca, chiudete le labbra, ma mantenete separate le arcate dentarie. Respirate profondamente e lentamente dentro e fuori attraverso il naso e, con ogni respiro, ripetete “dentro” e “fuori” ad ogni respiro.
• Fatevi controllare dal vostro dentista per individuare eventuali denti danneggiati e chiedete che vi sia prescritto il bite.
Autore | Daniela Bortolotti
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