Un gioco virtuale potrebbe essere utile nella riabilitazione di alcuni pazienti post ictus.
La “Constraint Induced Movement Therapy” è un regime intenso di esercizi in grado di aiutare i pazienti a ricostruire le capacità motorie a seguito di un ictus ma, nonostante la sua utilità, pochissimi pazienti – meno dell’1% – ricevono il trattamento: oltre al costo elevato, la terapia richiede molto tempo e un numero spesso proibitivo di viaggi.
Per effettuare il trattamento, una valida opzione per molti pazienti potrebbe essere un videogioco su misura per emulare la terapia, una soluzione portatile che consente alle vittime di ictus di fare riabilitazione a casa: lo hanno dichiarato i ricercatori del Wexner Medical Center dell’Ohio State University, che sono i creatori del metodo virtuale.
Utilizzando un guanto imbottito con sensore di movimento per rilevare ogni singolo dito, il gioco mette in grado i pazienti di esercitare il controllo su un proprio avatar che deve eseguire movimenti ripetitivi con il braccio interessato per simulare attività reali, come il canottaggio, o come scacciare un sciame di pipistrelli in una grotta. Anche se la meccanica può sembrare semplice, il trattamento è molto complesso e intensivo: 30 ore di gioco nell’arco di due settimane permettono ai pazienti di utilizzare la loro mano indebolita per 10 ore al giorno.
Dopo le prove iniziali, la terapia basata sul gioco sembra produrre risultati simili a quelli ottenuti dai pazienti sottoposti a trattamento standard, secondo il team del neurologo Dr. Lynne Gauthier. I pazienti riferiscono anche che il gioco li mantiene motivati e rende alcuni esercizi, potenzialmente noiosi, un po’ più interessanti. Se tali risultati saranno dimostrati validi, altri trattamenti simili potrebbero essere utilizzati per aiutare i pazienti affetti da problematiche motorie legate alle paralisi, sclerosi multipla e altri disturbi neurologici.
Autore | Daniela Bortolotti
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