Si soffre, quando si apprende che si è malati; si soffre quando si intraprendono le terapie; e si soffre, ancora di più, nella fase post-operatoria.
Il cancro è un male che s’accompagna ad un’elevata dose di sofferenza psico-fisica che affligge non solo il paziente ma anche tutti gli affetti che gli gravitano intorno.
A distanza di un anno dal trattamento del cancro al seno, il 50 % delle donne ha registrato la persistenza di dolori continui e forti mentre il 16 % ha denunciato la presenza di spasmi moderati. E’ quanto emerge da uno studio condotto da esperti finlandesi.
“Il dolore nella fase post-chirurgica è da mettere in conto“, attesta il dottor Tuomo J. Meretoja dell’Helsinki University Central Hospital, “la sorpresa, invece, consiste proprio nel fatto che tale dolore persista ad un anno dall’intervento“.
LO STUDIO
Il dottor Meretoja ed i suoi colleghi hanno esaminato l’ intensità del dolore cronico sviluppato successivamente all’intervento chirurgico ed al trattamento per il cancro al seno localizzato in 860 donne trattate presso l’ospedale centrale dell’università di Helsinki tra il 2006 e il 2010. L’età media delle pazienti, si è attestata intorno ai 57 anni.
Quasi tre quarti delle donne (il 73 %) si è sottoposta al trattamento di radioterapia ed il 57% ha affrontato cicliche sedute di chemioterapia.
Alle pazienti, inoltre, è stato somministrato un questionario 12 mesi dopo l’intervento chirurgico; attraverso una sequela di domande si chiedeva alle donne l’intensità di dolore che avevano provato. Il 34,5 per cento ha dichiarato di non aver sentito alcun dolore, il 49,7 % ha riferito la presenza di un lieve spasmo, il 12,1 % di una sofferenza moderata, mentre il 3,7 % ha accusato un dolore forte e lancinante.
“Fortunatamente la maggior parte dei pazienti con dolori persistenti sono molto meno frequenti rispetto a quelli che soffrono tanto” ha commentato il dottor Meretoja, “anche se è ancora molto presto per tirare le somme e rendere scientifici i risultati della nostra ricerca. Non abbiamo ancora eseguito un’indagine clinica dettagliata“.
I dolori classici registrati ad un anno dal trattamento sono distribuiti nell’area oggetto dell’intervento e questo permette ai ricercatori di individuare eventuali cure e trattamenti al problema tesi a prevenire il dolore persistente dopo il trattamento del cancro al seno.
“Stiamo implementando nuove tecniche e strategie e ci auguriamo di sviluppare uno strumento di previsione di rischio, in futuro, sulla base dello studio” ha concluso il dottor Meretoja.
Autore | Marirosa Barbieri
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