I bambini o ragazzini che soffrono di anemia falciforme rischiano grumi vascolari ed ictus.
“Grazie alle mutazioni di un enzima si potrebbero sviluppare nuovi farmaci in grado di proteggerli“.
Lo rivela Demetrio Braddock, professore associato di patologia della Yale School of Medicine e autore di uno studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry. La ricerca in questione è stata economicamente sostenuta dal Dipartimento di Sanità Pubblica del Connecticut.
L’enzima “miracoloso“, si chiama NPP1, è codificato dal gene associato alla protezione dagli ictus e fa parte di una famiglia più ampia di enzimi che favoriscono la coagulazione del sangue.
“I risultati cui siamo pervenuti suggeriscono che gli inibitori NPP1conferiscono un certo livello di protezione nei pazienti a rischio di ictus trombotico, soprattutto nei bambini affetti da anemia falciforme in cui è stata identificata la variazione degli inibitori NPP1“, dice Braddock.
L’eccessiva coagulazione sul rivestimento vascolare può portare alla trombosi e all’ictus. L’NPP1, invece, può ridurre l’ aggregazione piastrinica e quindi limitare l’effetto coagulante.
La squadra di ricerca, capitanata dal dotto Braddock, ha anche determinato la struttura molecolare di un enzima amico dell’NPP1, chiamato NPP4, grazie al quale è stato possibile scoprire ulteriori dettagli utili per la creazione di nuovi farmaci contro l’ictus.
QUALCHE NOTA SULL’ANEMIA FALCIFORME
Si tratta di un’anemia genetica che prende il nome dalla forma dei globuli rossi che si presentano, appunto, come falci. Proprio per la loro forma anomala e spigolosa, i globuli rossi tendono a bloccare il normale flusso del sangue e ad ostruire il circolo sanguigno.
Autore | Marirosa Barbieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA