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I Medici Italiani Lavorano Troppo. L’Ue Ci Bacchetta

Stressati. Sfruttati. Sfiancati.
E’ il ritratto che si ricava dalle dichiarazioni della Comunità Europea sui medici del Belpaese, alle prese con turni di lavoro molto intensi.
La Comunità ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia, accusandola di non rispettare la direttiva sull’orario di lavoro per i medici.

LA DIRETTIVA EUROPEA

Che cosa prevede, dunque, la normativa Ue (direttive 93/104/CE e 2000/34/CE) in materia di orario di lavoro, ferie, straordinari e turni?
Innanzitutto secondo i dettami europei, la durata dell’ orario normale di lavoro non deve superare le 48 ore, comprese quelle di lavoro straordinario che comunque non deve superare le 48 ore settimanali di orario normale; ogni lavoratore, inoltre, ha diritto nel corso delle 24 ore di un periodo minimo di risposo di 11 ore e ad una pausa di lavoro nel caso in cui il lavoro giornaliero superi le sei ore.
Per ciascun lavoratore, infine, è prevista una quantità di ferie all’anno, retribuite, di quattro settimane almeno.

IL PROBLEMA ITALIANO

Il problema in Italia riguarda l’orario di lavoro dei camici bianchi.
Secondo l’Ue, infatti, in Italia gli operatori medici non godono del minimo di periodo di riposo giornaliero previsto, nè del limite all’orario lavorativo settimanale.
La Commissione, quindi, ha prima sollecitato il nostro Paese a conformorsi ai dettami comunitari, salvo poi portare la questione sui banchi della corte di giustizia.
Il Collegio italiano dei Chirurghi ha salutato la notizia con soddisfazione dal momento che il problema delle ferie dei medici è strettamente collegato alla sicurezza dei pazienti. Il rischio, infatti, è che gli specialisti possano incorrere in errori sanitari per insufficiente riposo e stanchezza.
Secondo Massimo Cozza, segretario della Fp-Cgil Medici, «è imbarazzante dover aspettare che sia la Corte di Giustizia Ue a difendere il diritto anche per i medici italiani al limite di 48 ore per l’orario lavorativo».
A stemperare i toni, invece, ci pensa il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin che non ritiene che l’Italia abbia commesso qualche infrazione.

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.