Se si vuole garantire a sé stessi e alla propria famiglia una spesa sana e senza pesticidi, sarebbe bene considerare l’acquisto di frutta e verdura biologica.
Frutta e verdura sono sane?
“Abbiamo davvero pochi dati circa il carico di pesticidi di frutta e verdura“, spiega Andrew Hammermesiter, Direttore del Centro di Agricoltura Biologica in Canada. Tuttavia “la Canadian Food Inspection Agency ha effettuato una valutazione sulla frutta e sulla verdura nel biennio 2009-2010 e, mentre la maggior parte dei prodotti rimaneva entro i limiti stabiliti dai regolamenti provinciali, circa il 25-50% conteneva ancora livelli rilevabili di pesticidi” afferma. Meno dell’1% della frutta e della verdura testate superava i limiti massimi di residui; tuttavia, come precisa Andrew Hammermeister, “l’obiettivo della agricoltura biologica è quello di evitare il rischio del tutto”.
In agricoltura biologica esiste il cosiddetto approccio precauzionale, che significa che si evita l’impiego di una pratica che potrebbe intuitivamente essere considerata un rischio, anche se le prove scientifiche non sono in grado di convalidarlo.
Volete ridurre il rischio a vostra volta?
Ecco l’elenco di frutta e verdura che sarebbe meglio acquistare in versione biologica.
1 – Le verdure a foglia verde
Nello studio condotto dalla Food Inspection Agency canadese, svolto su 11 campioni di frutta e verdura che contenevano residui di pesticidi in violazione dei limiti massimi di residui, 7 di queste 11 violazioni si sono verificate nelle verdure a foglia verde. Spinaci e lattuga sono altresì presenti nell’elenco della Guida annuale stilata dalla US Environmental Working Group relativamente ai pesticidi nei prodotti; il gruppo di verdure si colloca nella fascia con la maggiore probabilità di essere costantemente contaminata con il maggior numero di pesticidi ai massimi livelli, sia nazionale che nei prodotti importati. I risultati dei loro test sono basati sull’esame dei dati di test sui residui di pesticidi svolti da parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e la Food and Drug Administration. Quest’anno, l’elenco ha incluso anche il cavolo e la verza sulla lista dei “cattivi” perché, secondo quanto riportato sul loro sito web “sono stati regolarmente contaminati con insetticidi organofosforici altamente tossici“. Secondo il Pesticide Action Network (una coalizione internazionale di circa 600 organizzazioni non governative, gruppi di cittadini e persone in circa 60 paesi) gli organofosfati sono alcuni dei più comuni e più tossici insetticidi usati oggi, che sono in grado di danneggiare il sistema nervoso umano anche a bassi livelli di esposizione.
2 – Le pesche nettarine
Questo comodo spuntino è il frutto più contaminato nella lista della US Environmental Working Group. Perché? Perché ogni campione di pesche nettarine importate è risultato positivo ai pesticidi. Inoltre, ancora peggio: la pesca nettarina importata aveva una media molto più elevata del peso totale di pesticidi rispetto a qualsiasi altro prodotto alimentare coltivato. Insetticidi organofosforici sono state rilevati anche su di loro.
3 – I frutti di bosco, le bacche e l’uva
Tre campioni di frutti, nello studio della Canadian Food Inspection Agency contenevano residui di antiparassitari in violazione dei limiti di sicurezza. Fragole e mirtilli sono nella lista della US Environmental Working Group in quanto entrambi riportavano 13 diversi pesticidi rilevati su un singolo campione, mentre diversi tipi di uva risultavano positivi a più tipi di pesticidi, rispetto a qualsiasi altro prodotto.
4 – Il sedano e i cetrioli
Secondo il sito web del Pesticide Action Network, “tutti i frutti e le verdure sulla lista US Environmental Working Group sono alimenti che tendiamo a mangiare interamente – buccia compresa – così i pesticidi che non possono essere eliminati con il lavaggio, finiscono nell’organismo”. Questo è drammaticamente vero per sedano e cetrioli, entrambi sulla lista: il 96% dei campioni di sedano è risultato positivo per i pesticidi e un singolo campione di sedano è stato contaminato con 15 pesticidi diversi. I cetrioli riportavano invece 81 diversi residui di pesticidi.
5 – I peperoni e le patate
Nello studio della US Environmental Working Group, un singolo campione di peperone è stato contaminato con 15 pesticidi diversi, mentre il 91% dei campioni di patata sono risultati positivi. C’erano anche gli organofosfati sui peperoni.
6 – Le mele
Come le pesche, anche le mele sono fra i frutti più contaminati nella lista US Environmental Working Group. Quasi ogni campione di mele, ovvero il 98%, nello studio è risultato positivo ai pesticidi.
Frutta e verdura pulita, è ancora possibile?
“Nel caso dei pesticidi non vi è un trascorso tale da doversi preoccupare per il loro impatto sull’ambiente e la loro presenza negli alimenti“, spiega Hammermeiser. Detto questo, è ancora preferibile mangiare frutta e verdura convenzionali che evitarle del tutto: secondo il sito web Environmental Working Group, i benefici per la salute dati da una dieta ricca di frutta e verdura sono ancora maggiori dei rischi dell’esposizione ai pesticidi.
Se non si vuole, o economicamente non ci si può permettere di acquistare esclusivamente cibo biologico, consigliamo di aggiungere questa frutta e verdura alla lista della spesa: hanno meno probabilità di essere contaminati da pesticidi. Dite sì a: cipolle, mais dolce, ananas, avocado, piselli dolci, asparagi, mango, melanzane, kiwi, patate dolci, pompelmo, anguria e funghi.
Autore | Daniela Bortolotti
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