Sandra Ianculescu – Gli studi scientifici hanno chiaramente evidenziato che ben il 40% della popolazione soffre, almeno una volta nella vita, d’alitosi o, più semplicemente, di alito cattivo. Nella maggior parte dei casi, l’alito cattivo ha le sue origini nella cavità orale stessa. La sua intensità varia durante il giorno a seconda dell’assunzione di cibo, del fumo e del consumo di alcol (questi tre sono i fattori maggiormente determinanti).
In tutti i casi, per scoprire le cause dell’alito cattivo, bisogna sottoporsi almeno ad un controllo dentale e seguire uno specifico trattamento, per potersi finalmente riappropriare di un alito fresco e sano.
Purtroppo l’alitosi è una situazione molto sgradevole sia per i malati di questa patologia sia per coloro che bazzicano dalle loro parti. Anche se il più delle volte non mette a rischio la salute del paziente, è comunque auspicabile seguire alcune regole base per combattere l’alito cattivo.
Prevenzione vs trattamento
Un vecchio detto dice che è molto più facile prevenire del curare. Quindi per evitare questo problema, è importante seguire alcune regole fondamentali d’igiene orale. Lavare i denti regolarmente, almeno 2 volte al giorno, spazzolare la lingua, usare il filo interdentale e il collutorio sono i passi essenziali nel mantenimento della salute orale.
Le persone hanno in media più di 500 tipi di batteri nella bocca. Non combattuti, questi portano a tartaro, disturbi gengivali e alito cattivo. I batteri s’installano nel solco gengivale, nella zona interdentale o sulla lingua. In questo senso, una corretta igiene orale è molto importante.
La pulizia della lingua – utilizzando la spazzola o il collutorio – lo spazzolare i denti (se è possibile dopo ogni pasto principale), l’utilizzare il filo interdentale (per rimuovere i residui di cibo tra i denti) e il risciacquare con collutorio, sono tutte operazioni che diminuiscono molto il rischio di alitosi e anche di una sua eventuale apparizione. I collutori di solito contengono agenti antibatterici come la clorexidina, che distrugge gran parte dei batteri orali.
Altre cause
1. I problemi dentali possono anche loro causare alito cattivo: otturazioni scorrette, corone dentarie inadeguate, placca, problemi paradontali, tutti sono ambienti favorevoli alla crescita batterica.
2. I problemi gastrointestinali, del tratto digerente, malattie respiratorie, sinusite, possono anche loro causare alitosi. Ma nella maggior parte dei casi, una visita dal dentista e seguire rigorosamente il trattamento da lui suggerito risolve il problema.
3. L’uso regolare di tabacco provoca alito cattivo, in questo caso la soluzione è smettere di fumare. Ma se questo non dovesse bastare e l’alitosi non scomparisse, anzi qualora si raggiungesse una condizione cronica, sarebbe necessario andare dal dentista.
4. Un’altra causa dell’alito cattivo è la xerostomia (secchezza delle fauci), in questo caso la secrezione salivare diminuisce. Questa situazione si verifica maggiormente di notte, quando la secrezione salivare è bassa e provoca alito cattivo al risveglio. Solitamente basta un semplice lavaggio dei denti per eliminare il cattivo odore.
Consigli e trucchi per un respiro fresco
• Spazzolare correttamente e tutti i giorni i denti, mattina e sera, è la chiave per risolvere molti dei problemi della bocca. In questo modo non solo si elimineranno tanti dei batteri che abitano la bocca, ma si massaggeranno anche le gengive e l’alito stesso verrà rinfrescato.
• Un secondo segreto di una perfetta igiene orale è l’uso del filo interdentale. Non sempre risulta pratico utilizzarlo, ma può fare dei veri e propri miracoli. Una volta al giorno, ad esempio la sera, sarebbe buona abitudine usarlo. E non dimenticare di sciacquare alla fine la bocca con un collutorio.
• Dopo i pasti, usa il filo e risciacqua con collutorio. Così, i batteri nocivi saranno eliminati tempestivamente ed il rischio di alito cattivo verrà notevolmente diminuito. I collutori contengono in genere agenti antibatterici come la clorexidina che uccidono i batteri orali.
Se seguite tutte queste istruzioni e il problema persistesse, si consiglia una approfondita visita dentistica.
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