Nella regione montana dell’Asia, il tè è uno strumento che è si è diffuso per millenni e che per millenni è stato utilizzato per aiutare il corpo e la mente a rilassarsi; spesso utilizzato anche nei rituali (nelle cerimonie spirituali e religiose), come nutrimento, e anche come cura contro i malanni.
In caso di ansia, la moderna medicina cercherà di intervenire attraverso la prescrizione di farmaci, che possano aiutare gli individui a trattare con il problema. Secondo un’inchiesta del 2010 pubblicata sul Canadian Journal of Psychiatry, le persone che fanno uso di farmaci anti-ansia sviluppano un 36% di rischio in più di morire prematuramente. Ciò significa che le persone che ne fanno uso hanno quasi il 40% di probabilità in più di morire, rispetto alle persone che non ne fanno uso. Per quanto questi farmaci possano essere utili se non addirittura cruciali in casi di emergenza, in molti casi è possibile far riferimento ad un’alternativa naturale.
Gli infusi che ti proponiamo qui si seguito sono ottimi rimedi naturali che possono servirti a gestire problemi come lo stress e l’ansia, e che possono aiutarti a rilassarti e a ricaricarti, a sentirti meglio dopo un lungo periodo di stanchezza e nervosismo.
Passiflora
La passiflora (Passiflora incarnata) veniva cresciuta e usata anticamente dai Nativi Americani nella zona Sud degli Stati Uniti, come diverse altre piante officinali. Quest’erba contiene un flavone denominato crisina, che è conosciuto per dare spettacolari benefici anti-ansia e, in parte, è capace di lavorare allo stesso modo del farmaco Xanax (Alprazolam).
Due studi realizzati su un totale di 200 persone hanno dimostrato come non vi sia differenza alcuna tra i più comuni farmaci anti-ansia e la passiflora, ma che anzi, quest’erba può provocare un minor senso di sonnolenza.
Come dosare la passiflora
Un cucchiaio di passiflora in una tazza di acqua bollente può servire a produrre una dose. Lascia l’erba a infondere per all’incirca una decina di minuti, e poi bevi il tè poco prima di andare a dormire per indurre un sonno tranquillo e risanatore. Diverse persone usano anche la passiflora in soluzione, dosando all’incirca 50 gocce in una tazza d’acqua calda, come fosse un tè da prendere poco prima di andare a dormire. Per le persone particolarmente ansiose, si raccomandano 25 gocce come ragionevole sostituto allo Xanax e altri farmaci ansiolitici.
La passiflora è un farmaco ritenuto generalmente sicuro, a cui non sono stati associati particolari effetti collaterali con altri farmaci sedativi. Ma se vuoi stare tranquilla, sarebbe meglio non la usassi in combinazione con bevande alcoliche o farmaci sedativi.
La passiflora non dovrebbe inoltre essere utilizzata da donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento; e non è nemmeno indicata per i bambini al di sotto dei 6 mesi; non ci sono infatti studi effettuati su questo gruppo di persone, che possano confermarne l’efficacia e soprattutto la sicurezza.
Chi dovrebbe usare la passiflora?
La passiflora sembra avere un’ottima riuscita tra le persone che soffrono d’ansia, ma anche per le persone facili a preoccuparsi, e che non riescono a calmare i pensieri su cui spesso si ritorcono ossessivamente.
Il nome in latino, passiflora incarnata non significa altro che “passione che si fa carne” cioè che si fa reale. Il suo toponimo la rende dunque perfetta per tutte quelle persone che al momento non riescono a dare una direzione alla propria vita, o che non la vedono, e che sono ansiose a riguardo. Può essere dunque estremamente utile per i giovani ventenni e per tutti coloro che si stanno ritrovando davanti a un bivio della loro vita, nella carriera come in una relazione.
Ashwagandha (Ginseng indiano)
Questa pianta officinale è conosciuta in Africa, nel bacino del Mediterraneo e in India. Definita anche con le espressioni di ciliegia d’inverno o uva spina velenosa, l’ashwanganda (Withania somnifera) è una droga adattogena, ovvero facente parte di una classe di erbe in grado di stimolare il corpo alla lotta e alla resistenza a determinate condizioni come ad esempio lo stress; agendo sul processo di produzione degli ormoni che lo scatenano. Il ginseng indiano aiuta quindi il tuo corpo a rilassarti e al tempo stesso a resistere agli attacchi dello stress. Ed è inoltre un potente antiossidante.
L’erba indiana dell’ashwaganda contiene una sostanza chimica chiamata ashwagandoline, un alcaloide capace di avere effetti blandamente rilassanti, tranquillizzanti sul Sistema Nervoso Centrale. In alcuni studi effettuati sui ratti a cui sia stata somministrata dell’ashwanganda, è stato possibile verificare come la loro ghiandola surrenale non si sia gonfiata in maniera anormale per via dello stress, una conseguenza di ciò che accade infatti normalmente, ai ratti e agli esseri umani sottoposti a eccessivo stress.
Come dosare l’Ashwaganda
È perfetta da prendere poco prima di andare a letto! La si può prendere ad esempio preparando una tazza di latte caldo (di vacca, di mandorla, di riso, di soia, d’avena) con metà cucchiaino dell’erba polverizzata o delle sue foglie essiccate. Lascia l’ashwanganda in infusione per almeno 15 minuti e infine ponila a raffreddare. Scola la bevanda così realizzata e bevila. L’ashwanganda è conosciuto per essere un farmaco piuttosto sicuro, se preso in un arco di tempo che includa solo qualche settimana. Non sono infatti stati praticati studi sui suoi effetti a lungo termine.
Chi dovrebbe usare l’Ashwaganda?
Il ginseng indiano è perfetto per le persone nervose, che si ritrovano completamente prive di forze dopo aver attraversato un periodo di forte stress, fisico ed emotivo. È inoltre indicato per tutte le persone che combattono contro l’insonnia. Può inoltre essere utilizzato come stimolante del sistema immunitario, in tutte quelle persone che presentino una conta dei globuli bianchi piuttosto bassa; quindi persone che abbiano dovuto affrontare una o più sessioni di chemioterapia o di radiazioni per la cura del cancro; berlo come fosse un tè, durante la giornata, aiuterà il corpo a ristabilizzarsi e a ringiovanire.
Eleuterococco (Ginseng Siberiano)
L’Eleuterococco arriva dalla Siberia, per questo viene conosciuto anche con il nome di ginseng siberiano, ma viene coltivato anche nella zona Nord della Corea, in Giappone e in Cina. Quest’erba non viene considerata un vero ginseng (allo stesso modo del Panax ginseng o ginseng cinese) perché non appartiene allo stesso genere di tutte le altre piante della stessa famiglia.
Come l’Eleuterococco riduce lo stress
Il tè di Eleuterococco contiene saponina triterpenica, una sostanza che è in grado di arrecare benefici al tuo organismo quando è sotto stress. Sul sito internet del Centro Medico dell’Università del Maryland si legge che il tè a base di ginseng siberiano migliora la circolazione del sangue e le abilità sia fisiche che mentali del proprio organismo, dal momento che è in grado di regolare i livelli di stress a cui siamo sottoposti. Quest’erba può inoltre aiutare il sistema immunitario a combattere alcuni virus comuni come il rhinovirus (che causa il raffreddore), il virus respiratorio sinciziale umano, e l’influenza.
Gli studi sull’Eleuterococco
Questa pianta perenne è così resistente che è in grado di sopravvivere al clima brutale della zona siberiana. Ed è per questo dunque che molti botanici sostengono possa essere in grado di conferire la stessa resistenza alle persone che ne fanno uso. Gli studi effettuati sull’uomo sembrano confermare questo tipo di ipotesi: una ricerca effettuata su 45 uomini e donne ha infatti rivelato come sia in grado di ridurre di ben il 40% la velocità dei battiti cardiaci quando il corpo di un uomo è sottoposto a stress, fino ad arrivare ad una percentuale del 60% quando si tratta delle donne.
Altri studi dimostrano come l’Eleuterococco sia in grado di abbassare la pressione sanguigna ed eliminare i sintomi dell’angina. Curiosamente, essendo un vero adattogeno, sembra essere in grado invece di aumentare la pressione, in coloro che soffrono di pressione bassa.
Quando dovresti prendere l’Eleuterococco?
Si consiglia di prendere quest’erba la mattina e/o nel pomeriggio. Alcune fonti suggeriscono che affinché sia più efficace, sia necessario prenderla per almeno 6-8 settimane di fila, e poi fare una pausa di due settimane, prima di ricominciare.
Chi dovrebbe prendere l’Eleuterococco?
Una persona che riceverà i massimi benefici dal ginseng siberiano, è sicuramente un individuo sotto stress con un sistema immunitario piuttosto debole, che potrebbe anche registrare una risposta cardiovascolare non salutare allo stress (personalità del tipo A), che si risolve cioè in pressione alta e battito accelerato. L’Eleuterococco può essere preso sotto forma di tè, ma esiste anche in formati più forti come capsule e gocce.
Biancospino
Di origine europea e in particolare inglese, il biancospino (Cratageus) è in grado di apportare un effetto calmante e nutritivo sul tuo sistema cardio-vascolare. È particolarmente utile dunque, per le persone che abbiano la pressione alta a causa degli ormoni dello stress.
Il biancospino contiene elementi fitochimici chiamati flavonoidi, che aiutano i vasi sanguigni a rimanere in forma. È dunque anche in grado di tenere sotto controllo il livello di colesterolo generale, di trigliceridi e di colesterolo cattivo (LDL) nello specifico. Alcuni studi hanno inoltre provato la sua efficacia contro l’insufficienza cardiaca congestizia (CHF), un tipo di malattia congenita in cui il cuore lavora poco e a fatica.
Chi dovrebbe prendere il biancospino e quando?
Generalmente, si raccomanda di prendere il biancospino durante tutto il giorno, ed è ritenuto sicuro anche se preso in un arco di tempo particolarmente lungo. Il tipo di persona che più potrebbe beneficiare dall’uso di questa pianta, è sicuramente quella che presenta rinomati problemi cardiaci o cardiovascolari e che sta inoltre affrontando un particolare periodo di stress. Il biancospino può essere utilizzato facendone un infuso da associare ad altre erbe come la camomilla, o anche come tè a sé. Versioni più forti del biancospino si possono trovare in formato tintura, oppure è possibile usarlo come estratto, per un effetto più concentrato.
Per una vita senza stress
Da una prospettiva squisitamente naturopatica, l’approccio di lungo termine all’ansia e alo stress, è legato a tutte le cure e i trattamenti volti ad intervenire sulle abitudini del sonno; inoltre, intervenendo su ciò che mangiamo, magari facendo uso di cibi integrali, e sottoponendo il nostro corpo ad esercizio fisico regolare, possiamo così combattere i fattori che ci causano lo stress e tenere alto il morale il più possibile.
In quanto farmaci naturali, la passiflora, l’ashwaganda, il ginseng siberiano e il biancospino vengono ritenuti sicuri e delle splendide alternative per aiutare il corpo e la mente a rimanere rilassati e in equilibrio.
Autore | Enrica Bartalotta
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