Sandra Ianculescu – Un decennio fa, poche persone sapevano e davano importanza al glutine e ancora meno sapevano come evitarlo nell’alimentazione. Ora, i menu senza glutine promossi dalle celebrità hanno guadagnato l’attenzione di tutto il mondo. Gwyneth Paltrow, Rachel Weisz e Victoria Beckham dichiarano di seguire una dieta priva di glutine che dà loro energia e le aiuta a restare in forma. Molte persone, tuttavia, sono adepte degli alimenti senza glutine a causa di problemi di salute e intolleranze alimentari.
Che cos’è il glutine?
E’ quella cosa che rende il pane più soffice, la pizza più elastica e le salse più cremose, e per questo molti di noi lo amiamo senza renderci conto della sua funzione e della sua presenza in uno o più portate. Il glutine è, in realtà, una proteina presente nei cereali, nel frumento, nell’orzo e nella segale. Per le persone che soffrono della condizione chiamata celiachia, il glutine non è più, però, un ingrediente di cui hanno bisogno, perché può fare loro molto male.
L’intolleranza al glutine è una malattia autoimmune che compare nel piccolo intestino. Il corpo rileva il glutine e genera una risposta autoimmune che provoca una reazione antinfiammatoria alla mucosa intestinale. Il risultato? Problemi digestivi o carenze nutrizionali. Per questo motivo i menu senza glutine sono così importanti per chi soffre di questa malattia.
Oltre all’intolleranza al glutine (situazione molto seria e pericolosa) è molto diffusa una seconda “patologia”: ci sono alcune persone che mostrano un certo grado di sensibilità al glutine, il quale non genera una risposta autoimmune all’interno del corpo, ma si presentano ugualmente tutta una serie di problemi e fastidi che possono dare parecchia noia.
Com’è il menu senza glutine?
Nessun prodotto che sia composto da grano, orzo o segale e i loro derivati deve trovarsi nella dieta di coloro che soffrono di intolleranza al glutine. Devono essere tagliate dalla lista della spesa il pane, la birra e altri prodotti con malto, la pasta, i biscotti, torte e dolci fatti con farina, salse in scatola o zuppe istantanee.
Cosa rimane da mangiare senza queste delizie?
In realtà le alternative ci sono. Bisogna solo applicarsi e leggere attentamente le etichette degli alimenti. Se il glutine non è menzionato, bene. Si può aggiungere quel prodotto nel carrello.
Alcuni cibi senza glutine sono: riso, miglio, mais, grano saraceno, quinoa e patate. Tutti gustosi, ottimi da mangiare e senza glutine. La farina di mais, farina di riso o di patate possono essere delle opzioni buone al posto della farina classica. Anche per realizzare dei dolci è possibile seguire alcune varianti per sostituire il ruolo della farina in tale portata.
Oltre agli alimenti summenzionati puoi ancora includere nella dieta le verdure, la frutta, i latticini, il pesce o altri tipi di carne. Il segreto è quello di non pensare troppo alla lista nera e di non vederla come una limitazione nella possibilità di creare un menu vario. Prendila piuttosto come un rinvigorimento sano della dieta.
Dieta senza glutine: capriccio o obbligo?
Se soffri d’intolleranza al glutine, le restrizioni sono obbligatorie. Ma se desideri rinunciare al glutine solo per questioni di “moda”, di dieta e linea, allora ti dico subito che non sarà facile. Inoltre eliminare a priori tutti cibi che contengono glutine non vuol dire mangiare per forza di cose sano. Certamente il menù sociale sarà più ristretto: niente pizzette e tavola calda quando si entra in un panificio; niente dolci; niente pasta e pane tradizionali. Insomma chi è celiaco è schermato da tutta la miriade di prodotti che ti tentano grazie al loro sapore.
Tuttavia eliminare il glutine dalla propria dieta non vuol dire MANGIARE DIETETICO. Non è il glutine in sé a far ingrassare. Ma la voglia irrefrenabile di mangiare ed esagerare con le portate.
Il glutine è quello che rende alcuni cibi più gustosi e più consistenti, dai dressing per insalate alle salse. Dovrebbe essere esaltato ed invece viene puntualmente demonizzato dai riflettori delle passerelle, della carta patinata e dal piccolo schermo.
Se il tuo corpo non ha bisogno di queste restrizioni, perchè modificare radicalmente la propria dieta? Sai che potresti ritrovarti con una mancanza di sostanze nutritive.
Senza glutine non significa necessariamente più sano. Anzi, facendo di testa propria, spesso si finisce per privare il corpo del giusto apporto di Vitamina B, ferro e fibre. Inoltre, la dieta senza glutine non significa neanche meno calorie, perché spesso i produttori di alimenti preconfezionati utilizzano zuccheri e grassi nei prodotti senza glutine per renderli più appetibili.
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Ciao cara Roberta benvenuta!Per qullea che e8 la mia opinione sono straconvinta che la logica di mercato nascosta dietro questa ed altre decisioni e discussioni, ivi compresa la tanto vituperata proposta dell’UE, sia molto complessa e vada anche oltre il discorso relativo alla bonte0 della farina. La Farmo Fibrepan ha appena cambiato la formulazione della sua farina inserendovi l’amido di frumento… non e8 purtroppo all’altezza della Glutafin. Sono stata bloccata da questo faticosissimo trasloco, ma non appena riconsegnano il mio studiolo e mi ricircondo dei miei libri effettuo una ricerca sul nostro mercato e come funziona. Sono convinta che ne scoprirf2 delle belle, primo fra tutti che il nostro non e8 un mercato regolato…Questo benedetto amido di frumento deglutinato davvero fa la differenza anche notevole: la prima fra tutte e8 che quando e8 presente in un prodotto, questo non sembra pif9 cibo per galline, secco e sbricioloso, ma diventa armonioso e pif9 duraturo. Perche9 diamine non ce lo vendono sfuso come l’amido di mais, la fecola di patate, etc… ? Tutte noi ne sapremmo fare ottimo uso!Un caro saluto a te e grazie 🙂