Sandra Ianculescu – La Vitamina C (vitamina antiscorbutica) svolge nel corpo molteplici funzioni: ha un ruolo fondamentale nel metabolismo, partecipa alla sintesi del collagene, favorisce la respirazione cellulare, partecipa alla guarigione delle ferite, riduce il rischio d’infezione, interviene nella biosintesi dei glucocorticoidi, aumenta l’assorbimento del ferro e si presume che inibisca la formazione delle nitrosammine, molecole altamente cancerogene.
L’apporto minimo giornaliero necessario per prevenire lo scorbuto è di 10 mg. Tuttavia, questa dose non assicura delle riserve accettabili di Vitamina C.
La dose giornaliera raccomandata per gli adulti sani è di 60 mg / giorno e per i bambini è di 45 mg / giorno.
Quest’assunzione può mantenere dei livelli plasmatici normali in condizioni di stress emotivo o ambientale acuto (traumi, febbre, infezioni).
A causa della bassa concentrazione di acido ascorbico nel siero dei fumatori, si raccomanda a questi di aumentare l’assunzione di almeno 100 mg / giorno.
L’acido ascorbico è facilmente distrutto dall’ossidazione (alla presenza di calore) nei medi alcalini e, poiché ha un’elevata solubilità in acqua, va perso facilmente durante la cottura (bollitura in primis).
Oltre alla frutta e alla verdura anche la carne può contenere la vitamina C in piccole quantità. Purtroppo nel caso di esposizione all’aria e in caso di cottura della carne, la vitamina C viene praticamente tutta distrutta.
Le principali fonti di Vitamina C sono la frutta e la verdura, specialmente quelle acide, fresche o cotte rapidamente, se necessario, in poca acqua, e servite immediatamente.
La Vitamina C va persa durante la preparazione della verdura e la conservazione in frigorifero (dopo 24 ore, le perdite cumulative possono arrivare fino al 42% per i prodotti freschi e il 52% per quelli surgelati).
La refrigerazione e il congelamento rapido aiutano a preservare la vitamina. Il livello di Vitamina C è più grande in questi alimenti che in quelli cosiddetti “freschi” – trasportati o immagazzinati per lunghi periodi.
Le fonti dietetiche più ricche di acido ascorbico sono la rosa canina, gli agrumi, la verdura – foglie crude, i pomodori.
Altre fonti sono: fragole di bosco, anguria, cavoli, peperoni. Se sono ben preparate, anche le patate possono essere una fonte di Vitamina C.
Il contenuto medio di Vitamina C di alcuni alimenti / 100 g di alimento:
○ Broccoli – 90 mg;
○ Limone – 53 mg;
○ Arancia – 50 mg;
○ Ribes nero – 177 mg;
○ Rosa canina – 1250 mg;
○ Peperoni – 139 mg.
Anche se è molto rara, la carenza di Vitamina C si può incontrare in quelle persone che hanno una dieta priva di frutta e di verdura, negli alcolisti, nelle persone di età avanzata – con una dieta molto limitata – nei soggetti affetti da stress cronico, nei neonati con una alimentazione esclusiva di latte di mucca.
Una carenza grave di acido ascorbico causa lo scorbuto. I sintomi dello scorbuto avvengono a dei valori serici inferiori a 0,2 mg/100 ml.
Tra i sintomi ricordiamo: gonfiore e infiammazione delle gengive, emorragia, perdita dell’appetito. A causa degli effetti sulla sintesi del collagene, le ferite non si cicatrizzano, si sanguina spesso e le infezioni secondarie diventano all’ordine del giorno. Sono inoltre comuni le alterazioni nevrotiche che consistono d’isteria nevrotica e depressione, seguite dalla riduzione dell’attività psicomotoria.
La Vitamina C ingerita in eccesso viene eliminata nella urine e può danneggiare i reni con la formazione di ossalati. Quindi è bene anche non esagerare con gli integratori vitaminici.
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