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5 Consigli Della Dieta Mediterranea

Quando si tratta di perdere peso, la salute e lo stile di vita devono prevalere su diete drastiche e promesse ingannevoli. A tal proposito, il Dr. Barry Sears, raccomanda di prendere ispirazione dalla dieta mediterranea: “Un recente studio ha dimostrato che seguire una dieta mediterranea inverte la sindrome metabolica, che è un precursore del diabete”, spiega l’esperto. “La dieta mediterranea, inoltre influenza anche l’infiammazione e regolazione ormonale, rendendo più facile perdere peso”. Nel suo nuovo libro, “La dieta zona Mediterraneo”, offre alcuni metodi grazie ai quali è possibile raccogliere i benefici di uno stile di vita mediterraneo, senza spostarsi dalla propria abitazione.

1 – Fare il pieno di polifenoli

I polifenoli sono sostanze chimiche che danno a frutta e verdura il loro colore e hanno un effetto piuttosto sorprendente sul corpo. “A causa delle innovazioni e della biotecnologia, sappiamo che i polifenoli possono azionare o spegnere i fattori di trascrizione genica”, spiega il Dr. Sears. A livelli bassi, si trasformano in un fattore di trascrizione del gene che genera potenti enzimi antiossidanti mentre, in dosi elevate, attivano il fattore di trascrizione del gene che riduce l’infiammazione, inoltre alle più alte concentrazioni, attivano un fattore di trascrizione del gene che aiuta a rallentare il processo di invecchiamento e porta alla perdita di peso. “La maggior parte degli individui assumono i polifenoli grazie al consumo di caffè, che non è la migliore fonte”, aggiunge Sears. “Mentre nei paesi mediterranei si fa largo consumo di verdure: basta seguire il loro esempio e fare il pieno di frutta e verdura”.

P U B B L I C I T A'

2 – Sì all’olio di oliva extra vergine

Oltre ad essere ricco di polifenoli, l’olio extra vergine di oliva è povero di omega 6 e grassi saturi che possono causare infiammazione. “L’infiammazione nelle cellule di grasso porta a sviluppare insulino-resistenza, e l’insulina inizia ad accumularsi nel sangue”, spiega il Dr. Sears. “Questo processo può portare ad un aumento di peso, ma quando si riduce l’infiammazione, si può iniziare a perdere quel peso”. Assicurarsi di scegliere un buon olio d’oliva, poi consumatelo in libertà (ma sempre nelle dosi adeguate!).

3 – Sì all’uso delle spezie

“Le spezie sono fonti molto concentrate di polifenoli”, spiega il Dr. Sears. Naturalmente, non si deve esagerare e preparare un pasto dal sapore amaro, ma si possono cospargere i piatti con molte spezie. “Scegliete una varietà di spezie per ottenere una gamma completa di polifenoli”, afferma Sears. “Potete anche aggiungere un bicchiere di rosso: l’alcol estrae polifenoli dall’uva, quindi è un altro modo per assumerli”. La nostra opinione? Le spezie lasciano anche più sazi rispetto al cibo insipido!

4 – Preparare piatti equilibrati

“Con una mano, un occhio e un orologio, è possibile ottenere i benefici ormonali del bacino del Mediterraneo”, spiega il Dr. Sears. Come? Dividete il piatto in tre parti uguali: una di proteine a basso contenuto di grassi della dimensione e dello spessore del palmo della mano, il resto per i vegetali (colorati!) e un pizzico di olio extra vergine di oliva. L’orologio serve a monitorare il risultato di questo tipo di pasto: “Se il piatto è bilanciato correttamente, non si dovrebbe essere affamati o stanchi per le successive cinque ore”, spiega l’esperto.

5 – Evitare carboidrati raffinati

“Più carboidrati raffinati si consumano, più infiammazione si sta creando”, spiega il Dr. Sears. Cercate di assumere la vostra dose quotidiana di carboidrati per lo più dalle verdure non amidacee e dalla frutta. “Riducono il carico glicemico del pasto, con conseguente minore secrezione di insulina”, spiega Sears. Ma prima è necessario assicurarsi di mangiare gli alimenti adatti, quindi provate varie opzioni di cereali integrali, per soddisfare le vostre esigenze di carboidrati ma soprattutto il vostro palato.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.