Per svariati anni, praticamente fino a pochissimo tempo fa, in campo nutrizionale sia i ricercatori che i divulgatori hanno condotto una feroce battaglia contro “il grasso”.
Vi è sempre stata l’idea, e la maggior parte delle persone ne è tuttora convinta, che il grasso sia esclusivamente dannoso per l’organismo, ma in effetti non vi sono mai state prove certe di tutto questo e anzi, le recenti ricerche scientifiche stanno in certi casi dimostrando addirittura il contrario.
Questo vero e proprio preconcetto si è sempre concentrato, ovviamente, sugli alimenti che contengono grassi, ma tra questi vi sono anche cibi naturali (che nulla hanno a vedere con quello che viene a ragione definito cibo spazzatura) che contengono quelli che si chiamano grassi saturi.
In questo articolo faremo alcune considerazioni su 4 alimenti che sono sempre stati considerati tra i principali “nemici” della lotta al grasso.
1: La carne
Sono molte le persone seriamente convinte che mangiare carne sia malsano, ma
si può dire che questa sia un vero e proprio falso mito.
Basti pensare al fatto che l’essere umano si è evoluto nel corso dei millenni mangiando carne e vegetali. I libri di storia insegnano che le pratiche di caccia sono iniziate almeno 2000 anni fa.
Se si tralasciano le questioni morali o di coscienza, come la cultura vegetariana o addirittura vegana, bisogna mettere l’accento sul fatto che, rinunciare alla carne vuol dire privare l’organismo di tutta una serie di sostanze nutritive molto importanti per la salute. L’unica questione “pratica” su cui varrebbe la pena dibattere è il fatto che la carne…non è più quella di una volta. Sin dall’alba dei tempi gli animali hanno sempre vissuto liberamente in mezzo alla natura, alimentandosi in modo corretto e secondo le regole della famosa “catena alimentare”, per cui, per esempio, i polli e le galline mangiavano insetti e semi mentre le mucche brucavano erba.
Con l’avvento della cultura dell’allevamento, fino dagli inizi dell’era industriale, gli animali sono stati rinchiusi in batteria e alimentati con prodotti a base di cereali, e via via addizionati di sostanze anche chimiche come ormoni e antibiotici, per far si che crescessero e si riproducessero più velocemente.
Ancora oggi resiste però una metodologia alternativa di allevamento per cui le bestie sono controllate ma libere di pascolare: inutile dire che quelle carni, o latte, o uova sono molto più sane di tutte le altre.
Se, per fare un semplice esempio, analizziamo la carne proveniente da mucche allevate al pascolo, si può scoprire che contiene quantità maggiori di acidi grassi Omega-3, importanti per la salute dell’uomo, e meno Omega-6 (che se in eccesso possono essere dannosi), più acido linoleico coniugato (CLA), utile per ridurre gli accumuli di massa grassa nel corpo umano, oltre che percentuali più elevate di vitamina A e vitamina E rispetto a una carne dello stesso tipo, ma ricavata da animali allevati in batteria.
Inoltre, mangiare carne assicura un apporto di grandi quantità di proteine e grassi sani, oltre che di molte altre sostanze nutritive che le piante invece non contengono, come le vitamine K2, D3, B12, la creatina, la carnosina ed altre ancora.
Numerosi studi in cui sono state monitorate grandi quantità di persone non è stata trovata alcuna relazione tra malattie cardiache e/o diabete e il consumo di carni rosse.
Ricapitolando: Anche se vittima di false convinzioni, la carne è un alimento perfettamente sano. Per assicurarsi quelle migliori a livello nutrizionale meglio comunque scegliere, se possbile, carni provenienti da animali allevati al pascolo e alimentati in modo naturale.
2: Il burro
Il burro è stato sempre tacciato di essere responsabile di moltissimi problemi, a partire dai semplici problemi di sovrappeso fino addirittura alle malattie cardiache.
Ma, anche in questo caso, la verità è che il burro è un alimento sano, basta solo scegliere quello giusto.
Come per la carne, assicurarsi che il burro sia prodotto dal latte di mucche allevate al pascolo può sicuramente fare la differenza rispetto alle quantità di sostanze nutrienti in esso contenute. Un importante elemento che si trova in quantità maggiori nei caseari provenienti da animali nutriti con erba rispetto agli altri è la vitamina K2, la quale è molto importante sia per la salute delle ossa che per il cuore. Altro importante apporto che il burro garantisce è quello di acidi grassi a catena corta (o acidi butirrici). In esperimenti condotti su topi, è stato dimostrato che gli acidi butirrici aumentano il metabolismo e riducono la sensazione di bisogno di assumere cibo, mentre su test fatti direttamente sugli umani si è determinato le loro proprietà anti infiammatorie e di protezione dell’apparato digerente.
Il burro è anche ricco di acido linoleico coniugato (CLA), il quale è un acido grasso che, in effetti, contribuisce a ridurre il grasso corporeo aumentando invece la massa magra. Nonostante anni e anni di propaganda negativa, non è mai stato dimostrato scientificamente che questi prodotti lattiero-caseari, sebbene siano ad alto contenuto di grassi, provochino o siano corresponsabili di alcun tipo di danno fisico. Infatti, molti studi effettuati a riguardo hanno stabilito che il consumo di burro non è associato ad alcuna malattia metabolica e che addirittura è correlato ad un minor rischio di obesità.
Ricapitolando: Il burro è un alimento molto sano, a patto che provenga da mucche allevate al pascolo. Si tratta di un vero e proprio cibo “base” che contiene sostanze nutritive uniche molto importanti per la salute.
3: Le uova
Le uova si possono considerare come uno tra i cibi più completi e nutrienti del pianeta. Basti pensare al fatto che il singolo uovo è completamente autosufficiente e non ha bisogno di nulla per formare, dalla singola cella, l’ intero pulcino.
In passato, le uova sono state considerate come alimento da consumare con moderazione, in quanto contengono grandi quantità di colesterolo.
Il fatto è che, il colesterolo delle uova, non contribuisce in alcun modo ad aumentare quello che chiamiamo “cattivo”, che è contenuto nel sangue umano ed è responsabile, se in eccesso, dell’ostruzione dei vasi sanguigni.
Le uova invece migliorano il profilo lipidico del sangue, contribuendo ad alzare il colesterolo HDL (quello “buono”) e a trasformare le particelle di quello LDL (quello “cattivo”) in un sottotipo più benigno.
Sono numerosi gli studi, anche incrociati, che non hanno trovato alcuna associazione tra il consumo di uova e le malattie cardiache o ictus. Occorre anche tenere presente che la maggior parte degli elementi nutritivi sono contenuti nel tuorlo.
Per esempio, un uovo medio/grande può contenere appena 77 calorie, 5 grammi di grassi compensati da 6 di proteine di qualità. Inoltre in un uovo ci sono veramente molte vitamine come la A, la B12, la B2 e la B5, tra le altre. Solo per citarne alcuni, questo piccolo vero e proprio “forziere” contiene molti preziosi minerali come fosforo, ferro, selenio. Le uova contengono anche grandi quantità di colina, una sostanza nutritiva che nella grande maggioranza delle diete occidentali è poco presente ed invece è molto importante per la funzionalità cerebrale.
Le uova sono anche ricche di antiossidanti luteina e zeaxantina, che contribuiscono alla salvaguardia della salute degli occhi: vari studi dedicati hanno dimostrato come basti mangiare poco più di un tuorlo al giorno per innalzarne significativamente i livelli nel corpo. Mangiare uova a colazione che, ricordiamo dovrebbe essere il principale pasto della giornata, può essere d’aiuto per chi ha bisogno di perdere peso.
Alcune ricerche hanno dimostrato che le persone monitorate che hanno mangiato uova a colazione, hanno perso più peso rispetto a coloro che invece hanno mangiato ciambelle, nonostante siano state prescritte le stesse quantità di calorie .
Insomma: le uova sono tra i cibi più sani del pianeta, ed anche in questo caso meglio ancora se si scelgono quelle prodotte da animali al pascolo, perchè sono più ricche di omega-3. Se ne possono consumare anche ¾ al giorno senza paura.
Ricapitolando: non ci sono controindicazioni se si mangiano le uova. Sono incredibilmente nutrienti e gli studi effettuati lo supportano stabilendo che oltretutto possono contribuire a migliorare la salute in molti modi.
4: Olio di cocco
L’olio di cocco contiene una specie piuttosto unica di grasso. In percentuale, ha circa il 90% di grassi cosiddetti saturi, con acidi grassi di media lunghezza. Si chiamano trigliceridi a catena media (MCT). Questi tipi di grassi vengono metabolizzati diversamente rispetto a quelli a catena più lunga, in quanto finiscono direttamente nel fegato, dove vengono utilizzati per produrre energia o trasformati in corpi chetonici. Per cui, i trigliceridi MCT si possono considerare a ragione una fonte di energia “istantanea”. Inoltre, una buona metà degli acidi grassi contenuti nell’olio di cocco è l’acido laurico C 12, il quale è molto utile a combattere vari agenti patogeni come batteri, virus e funghi. L’olio di cocco può anche essere di aiuto per la salute livello cardiaco. Alcune ricerche effettuate su donne con problemi di peso dimostrano che il consumo regolare di olio di cocco contribuisce ad aumentare il colesterolo HDL (quello “buono”) abbassando quello LDL. Gli acidi grassi a catena media contenuti nell’olio di cocco contribuiscono anche ad aiutare le persone che hanno bisogno di perdere peso. Questi grassi sono metabolizzati in modo diverso in quanto portano ad un aumento significativo del consumo energetica. Sostituire i grassi a catena più lunga con gli MCT può migliorare il senso di sazietà e di conseguenza ridurre il bisogno di assumere cibo. Inoltre, a causa del suo alto contenuto di grassi saturi, l’ olio di cocco è molto resistente alle alte temperature per cui è ideale per cucinare. Unica avvertenza, assicurarsi di scegliere solo l’olio vergine e non le altre varietà trasformate e raffinate.
Fonte: …4-dangerous-foods-that-are-good-for-you …
Autore | Daniela Bortolotti
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