Sandra Ianculescu – Pochi di noi vivono in modo completamente sano: i media e i dottori ci mettono sempre in guardia sui pericoli rappresentati dalla vita sedentaria, dal consumo di junk food, fumo, stress, vita caotica. Però, accanto a queste tendenze pericolose, prendono spesso il volo anche altre “mode”. Timidamente, i prodotti biologici si fanno strada sugli scaffali dei nostri ipermercati. Insieme all’onda eco, è aumentato anche il consumo degli “integratori alimentari“, consumati non solo secondo il consiglio del medico ma da molte persone anche normalmente, nel menu quotidiano.
Nel 2006, l’Unione Europea ha definito nel modo più chiaro possibile cosa rientra nella categoria degli integratori alimentari. Secondo questa definizione, sono integratori alimentari i prodotti che:
○ provengono da un alimento classico: un estratto di frutta, per esempio;
○ hanno valori nutritivi: vitamine, minerali e calcio;
○ servono a uno scopo nutrizionale: proteine, acidi grassi, antiossidanti, oligoelementi.
In tutti questi casi, gli integratori servono a risolvere alcune carenze, senza avere però alcun ruolo terapeutico: le malattie non si trattano coi semplici integratori alimentari.
Ci sono persone che li assumono per sentito dire: non sanno se hanno una carenza, ma li prendono guidate dal principio “Non possono farmi male. Sono solo vitamine!”
Certo, se non mangiamo abbastanza verdure, potremmo non avere abbastanza ferro. In questo caso, sì, un integratore alimentare a base di ferro è benefico. Allo stesso modo, se le verdure ti fanno storcere il naso, allora delle pillole a base di fibre, essenziali per la digestione e per un transito intestinale sano, sarebbero indicate.
Tuttavia le carenze alimentari, tranne nel caso di una dieta restrittiva dettata da una particolare malattia, sono rare. Se includi nella tua dieta tutti i gruppi di alimenti, allora non dovresti aver bisogno degli integratori. E il sovra-dosaggio è dannoso, che si tratti di vitamine o di ferro.
Certo, in generale noi donne abbiamo bisogno di più ferro rispetto agli uomini, ad esempio, perché ne perdiamo una certa quantità durante le mestruazioni. Il calcio è altrettanto importante dopo una certa età, per mantenere sane le ossa e per combattere l’osteoporosi. Tuttavia, prima di aprire la confezione di integratori, dobbiamo assicurarci che si tratti di una carenza reale.
Gli eccessi sono probabilmente il risultato della nostra paura di ammalarci e anche il risultato di un marketing efficace. Nel nostro piatto si trovano i migliori “integratori”. Solo quando ci siamo assicurati che abbiamo una carenza, dobbiamo rivolgerci alla farmacia. L’unica eccezione sarebbe nel caso della Vitamina D, con unico riferimento alle persone che non si espongono mai al sole. Però, in queste situazioni non c’è bisogno d’integratori, ma di un vero e proprio trattamento.
Gli spot pubblicitari dicono, per esempio, che alcuni integratori aiutano nella prevenzione del cancro, ma le organizzazioni che studiano questa malattia non hanno mai consigliato il consumo d’integratori a questo scopo. Le ricerche indipendenti non hanno trovato né effetti benefici, né nocivi.
Se ti senti stanca e stressata, il sonno, una dieta e un programma sano sono le migliori opzioni. Se vuoi perdere peso, sai bene che cosa fare: sport e una dieta adeguata.
Gli effetti miracolosi delle pillole per dimagrire non sono mai stati dimostrati e hanno anche un sacco di effetti collaterali. Se vuoi mantenere l’abbronzatura sappi invece che le carote e i pomodori abbondano di betacarotene. Ma attenzione: l’eccesso di carotene è pericoloso, soprattutto per i fumatori.
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