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Guardare Troppa TV Potrebbe Causare Problemi Al Cervello Negli Individui Di Mezza Età

Secondo una ricerca bassi livelli di esercizio fisico sono legati ad una diminuzione della funzione mentale nel corso della vita

Gli adulti che passano la giornata sul divano davanti alla TV e non fanno attività fisica potrebbero vedere ridotte le loro funzionalità mentali durante la mezza età.

“Abbiamo notato che poca attività fisica e il tempo passato a guardare la TV in età adulta sono abitudini che comportano un peggioramento della funzione mentale cognitiva nei primi anni della vecchiaia“, ha affermato Tina Hoang, del Northern California Institute for Research and Education at the Veterans Affairs Medical Center a San Francisco.

La cosa è “particolarmente sorprendente”, ha aggiunto Hoang, in quanto la ricerca ha evidenziato che il basso livello di attività fisica ha un effetto negativo sulle capacità mentali già in individui intorno ai 50 anni.
Per le indagini preliminari sono stati esaminati principalmente soggetti anziani.

“Si tratta ancora di uno studio preliminare” ha aggiunto. Secondo Hoang, il tempo passato a guardare la TV e la poca attività fisica sembrano essere legati ad una funzionalità ridotta delle capacità mentali, tuttavia non è stato possibile dimostrare che tali comportamenti siano effettivamente la causa di questo declino mentale.

P U B B L I C I T A'

“Sono necessarie ulteriori indagini in proposito”, ha affermato.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati il 2 dicembre nella edizione online del JAMA Psychiatry.

Per valutare l’effetto di TV e attività fisica sulle funzioni mentali a lungo termine, gli esperti hanno valutato oltre 3,200 individui di entrambi i sessi. I volontari avevano in media circa 25 anni al momento dell’inizio dello studio. Il 55% di loro era di razza bianca, e il 57% erano donne. Più del 90% dei partecipanti aveva finito il liceo.

Lo studio è durato 25 anni, durante i quali i partecipanti hanno completato almeno 3 questionari sul loro stile di vita.

Gli scienziati hanno definito “elevato” un tempo di oltre 3 ore al giorno passato davanti alla TV durante l’anno precedente.

I ricercatori hanno calcolato l’attività fisica in base ad unità di esercitazione. Queste unità sono state misurate utilizzando una combinazione di durata e intensità dell’esercizio. Coloro che hanno indicato un livello di attività fisica basso erano sotto il livello standard di riferimento per il loro sesso, rivela lo studio.

Il livello di funzionalità mentale dei soggetti è stato valutato tramite dei test che misuravano la capacità di memoria verbale, e la capacità e la velocità di pianificare, organizzare e svolgere compiti mentali.

In conclusione, gli scienziati hanno riscontrato che l’11% dei partecipanti allo studio passava un tempo molto elevato davanti alla TV.
Arrivati alla mezza età essi tendevano a ottenere punteggi peggiori sui test di funzionalità mentali, rispetto a chi guardava la TV meno spesso.

E’ stato comunque rilevato che chi guardava molto frequentemente la TV aveva all’incirca gli stessi livelli di memoria verbale rispetto a chi la guardava meno.

Invece, riguardo la capacità di pensare rapidamente e svolgere compiti mentali, chi aveva dichiarato un livello di attività fisica basso (circa il 16% dei partecipanti), ha ottenuto punteggi decisamente inferiori rispetto a chi aveva svolto maggiore esercizio fisico.

Altri fattori di sedentarietà, oltre alla TV, ad esempio un’alimentazione sbagliata o la scarsa lettura, potrebbero ridurre le prestazioni mentali?

“Abbiamo fatto alcuni confronti tra altri fattori, come il livello di istruzione, l’indice di massa corporea, il fumo e l’alcool” ha affermato Hoang. “Ma potrebbero esserci altri fattori in ballo che non siamo in grado di spiegare”.

Susan Albers è una psicologa nel reparto di psichiatria e psicologia della Cleveland Clinic in Wooster, Ohio.
Albers ha dichiarato che, fondamentalmente, “esistono troppe variabili e fattori per affermare che i comportamenti come guardare molta TV e fare uno stile di vita sedentario siano la causa dei deficit di funzionalità cognitiva.”

Ad ogni modo, aggiunge, “non c’è da sorprendersi che vi sia un legame”. I risultati dello studio indicano che “ciò che si fa nell’adolescenza ha ripercussioni nell’età adulta“, ha concluso Albers.

“I giovani spesso non associano le azioni attuali con ciò che accadrà tra 20 anni”, ha affermato. “Con questo studio abbiamo fornito una visuale più chiara.”

Autore | Viola Dante

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.