Eleonora Elez – “Mens sana in corpore sano”, dicevano i Romani. Ma, se possibile, questo antico detto popolare è divenuto ancor più vero e attuale nel frenetico mondo di oggi. Ogni giorno la nostra mente viene bersagliata da un numero enorme di stimoli di ogni tipo e li processa in base a schemi predefiniti che sono il risultato di ciò che abbiamo appreso dalle nostre precedenti esperienze. Purtroppo però, non sempre con risultati positivi. Quante volte ci è capitato, quando torniamo a casa la sera dopo una giornata piena, di non ricordarne altro che i momenti negativi? Questi pensieri negativi non fanno che aumentare, e in modo consistente, lo stress e la tensione che abbiamo accumulato nel corso della giornata. Ma, col tempo, il continuo stato di stress e tensione può arrivare alla somatizzazione, cioè alla manifestazione dei disturbi emotivi a livello fisico, e quindi tradursi in malattie psicosomatiche più o meno gravi.
Come metodo di prevenzione oppure, nel caso in cui la nostra sfera emotiva inizi a volgere al negativo, per ritrovare il perduto benessere mentale e fisico possiamo associare all’uso degli oli essenziali la terapia con i fiori di Bach, che agiscono sulla sfera psichica e sui nostri stati d’animo restituendo serenità alla nostra mente. In effetti, la floriterapia non è rivolta alla cura di disturbi fisici, bensì alla soluzione di problemi emozionali e alla modulazione delle nostre risposte agli eventi stressanti, per darci il pieno controllo sugli avvenimenti.
Il concetto su cui si basa la floriterapia non è quello dell’azione di determinati principi attivi, ma quello dell’azione dei principi cosiddetti “energetici” delle piante. Gli antichi erboristi non avevano a disposizione sofisticati laboratori scientifici per poter conoscere le diverse caratteristiche dei vegetali a livello chimico. Lo studio delle piante era quindi basato esclusivamente sulla colorazione, sulle forme e su qualsiasi particolarità delle piante che avrebbe potuto aiutare a definirne le proprietà e, di conseguenza, capire come e a quale scopo una pianta si potesse eventualmente utilizzare. Le proprietà delle piante, definite in questo modo all’apparenza ingenuo, sono state tramandate fino ai giorni nostri e gli scienziati moderni non hanno potuto far altro che confermarle.
Proprio perché non rappresentano un mezzo terapeutico vero e proprio ma piuttosto inducono “trasformazioni” a livello emotivo e comportamentale, l’utilizzo dei fiori di Bach non potrà produrre i risultati desiderati se non facciamo nostra un’attitudine positiva. Il pensare positivamente e in modo creativo ci consentirà di superare o di evitare schemi mentali limitanti che portano all’ansia, alla depressione, alla sofferenza psico-emotiva in generale.
Autore | Eleonora Elez
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