Marirosa Barbieri – Facili da preparare, ottime da gustare come cena o aperitivo.
Il fantastico mondo delle polpette apre a nuove ricette. Una, in particolare, risulta particolarmente interessante.
Si tratta di simpatiche polpettine di tonno fatte al forno, povere in grassi e ricche in ingredienti. Una prelibatezza per il palato, un toccasana per i sensi.
Le polpettine al tonno sono in grado di sbaragliare le vecchie concorrenti (polpette di carne al sugo o polpettone classico), oltre a fornire una valida alternativa ai soliti piatti.
L’ideatrice delle polpette al forno è zia Ada. A lei il merito di questo scoperta. Le ha sperimentate un pomeriggio nel disperato tentativo di inventare una cena diversa per quel lungagnone di zio Bruno.
Così, a corto di idee, si è cimentata nella preparazione delle polpettine al tonno.
Ecco ciò che ci serve, per imitarle: tre o quattro scatolette di tonno, pangrattato, mollica di pane, prezzemolo, due uova, capperi, olive e tanta fantasia.
Il composto è semplicissimo da preparare. Prendi una terrina e sbatti due uova. Apri le scatolette di tonno e versa il contenuto nel recipiente. Amalgama il tonno e le uova e lavora il composto con le mani. Aggiungi un pizzico di sale.
A questo punto, metti da parte i capperi e le olive sgocciolandoli in modo adeguato. Tagliali in piccoli pezzi ed aggiungili al composto. Lavora il tutto finchè non avrai ottenuto un risultato omogeneo.
Ora, sbriciola la mollica di pane ed aggiungila agli ingredienti. Lavora il tutto per quindici minuti.
A questo punto, crea delle polpettine con le mani aiutandoti con un cucchiaio.
Rotola le polpettine nel pangrattato e adagiale su un piatto. Lasciale in frigorifero per un’ora (in questo modo il composto diventerà più compatto).
Intanto, lava, prepara e taglia i peperoni a listarelle. Questo sarà il contorno ideale per le polpettine tonnate.
Trascorsa un’ora, ungi con olio o con un fiocco di burro la carta da forno. Crea una distesa di peperoni. Prepara il forno ed adagia le polpette sulla carta già cosparsa di peperoni. Inforna e lascia cuocere il composto fino a quando le polpettine non avranno preso colore e non si doreranno in superficie. Come variante alla ricetta, puoi sempre utilizzare lo stesso composto per preparare un polpettone unico.
Così come, in luogo del tonno, puoi impiegare i polipetti tritati. Prima di servire, aggiungi una manciata di olive intere al piatto ed una spruzzata di limone.
Ora aggiungi l’ingrediente principale: l’appetito.
Autore | Marirosa Barbieri
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Solo virtualmente è sana. In un blog di salute e benessere, promuovere una ricetta con il tonno come ingrediente principale mi lascia basito. il tonno è uno di quei pesci che assorbe più mercurio/sostanze tossiche nei nostri mari…Informatevi un attimo, WWF, Greenpace, Professor Berrino, etc…
Salve Andrea e benvenuto,
La ringrazio per aver lasciato un commento (un po’ meno per il tono altezzoso che ha usato).
Visto che Lei è informato, mi saprebbe spiegare perchè il mercurio sia pericoloso e in che quantità? Quando l’esposizione diventa tossica? Avrebbe una curva di tossicità alla quale si riferisce?
Ci sono degli esami da fare per rivelare di essere intossicati? Un livello di mercurio pari a 10µg/L nelle urine è normale? E 20µg/L?
Peccato! Con il Suo commento poteva aiutarmi a fare informazione, rispondendo ai dubbi di molte massaie. Purtroppo ha preferito alzare un polverone, contribuendo alla disinformazione.
Una volta che si assume del mercurio (mi riferisco al Metilmercurio), dei sintomi severi appaiono con esposizioni a partire da 100 mcg/kg/giorno. Sintomi meno gravi si presentano con esposizioni a 10 mcg/kg/giorno o più. Sintomi molto più lievi (mi riferisco alle malattie subcliniche) se si assumono meno di 1 mcg/kg/giorno.
Ora, se calcola che la quantità media di mercurio presente nel tonno è di circa 0.660 mg/kg – inferiore alla quantità limite di 1 mg/kg imposta dalla legge – e la moltiplica per la quantità di tonno che mangia al giorno, dovrebbe capire se e quanti rischi Lei stia correndo.
Lasciando stare il tonno, lo sapeva che il mercurio lo trova anche in batterie, termometri e barometri, interruttori elettrici e relè, lampade a fluorescenza, amalgama dentale per le otturazioni, prodotti cosmetici, medicine, etc…
Sapeva anche della possibilità di inalare vapori di mercurio?
Inoltre, pensa che il mercurio sia l’unico metallo pesante che possa “avvelenare” l’uomo?
Ps. Dimenticavo, provi a cercare se anche i cereali ed i vegetali possano contenere al loro interno mercurio e altri metalli pesanti.
E non le riporto fonti, se vuoLe si cerca le informazioni che Le servono e poi si faccia tutte le risate che vuole!!