Marirosa Barbieri – Il problema delle coliche gassose accomuna la maggior parte dei neonati.
Si tratta di piccoli e fastidiosissimi spasmi che costringono il bebè ad estenuanti crisi di pianto.
Spesso i neo genitori, alle prese con queste nuove situazioni non sanno che cosa fare e soprattutto a chi rivolgersi. E quando in casa arriva un bebè sembra di rivivere il set del film “Senti chi parla” dove un giovane papà (John Travolta) si dimena tra puzzo di pannolini, biberon e crisi isteriche.
Il disturbo si manifesta solitamente nelle prime due – cinque settimane di vita del bambino fino ad estinguersi totalmente nel terzo o quarto mese.
Le cause scatenanti possono essere varie: prima di tutto, bisogna ricordare, che l’apparato gastrointestinale del lattante non è ancora assestato e dunque risulta più sensibile e vulnerabile.
C’è poi da considerare che l’alimentazione della mamma (questo vale per le donne che hanno la fortuna di allattare al seno) gioca un ruolo importante nella prevenzione o cura delle colichette.
Occorre prestare, poi, particolare attenzione anche al tipo di latte utilizzato (nel caso in cui il piccolo venga nutrito con il biberon).
Numerosi altri fattori, infine, concorrono a scatenare le colichette.
Ad ogni modo, non c’è nulla da temere: con un po’ di pazienza, amore e qualche accorgimento il peggio passerà.
TISANE PER IL BEBE’? SI’ MA CON PARSIMONIA
Molti mamme e papà alle prese con le colichette gassose del proprio piccolo, pensano di correre ai ripari con una bella tisana alla camomilla per il piccolo. Un’ottima soluzione, certo, che va adottata con parsimonia.
E’ importante calibrare bene la quantità di sostanze naturali e rilassanti che si somministrano al piccino. Questo, per evitare che esse interferiscano con l’allattamento.
MASSAGGINI E COCCOLE
La terapia più efficace, nella maggior parte dei casi, consiste in una serie infinita di coccole. Non esiste pupo che disdegni le braccia amorevoli della mamma, né i massaggi distensivi sul pancino.
Il massaggio reiterato procurerà un gran sollievo al bebè. I neonati gradiscono anche passeggiatine in lungo ed in largo per la casa (rigorosamente tra le braccia della mamma) e preferiscono sempre il contatto fisico ed il calore materno alla fredda culletta.
MAMMA, OCCHIO A QUEL CHE MANGI!
Le neomamme che allattano poi, devono prestare molta attenzione a quel che mangiano. Non possono ad esempio fare incetta di uova, latte e derivati, pesce e frutta secca che sono potenziali allergizzanti.
Sono inoltre sconsigliati i legumi, i cavolfiori e le rape.
Autore | Marirosa Barbieri
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