Marirosa Barbieri – L’ esposizione continua al sole senza le dovute protezioni, l’uso reiterato di lampade solari, la pigrizia nei controlli possono aumentare il rischio di contrarre il melanoma: una forma di tumore maligno della pelle.
Si ha il melanoma quando le cellule della pelle subiscono una trasformazione diventando lesioni precancerose ed infine cancerose.
Anche un neo congenito (che abbiamo sin dalla nascita) può dar luogo ad un melanoma. In questo caso, però, la percentuale di trasformazione risulta più ridotta.
In questo articolo affronteremo quelle che sono le domande più frequenti relative al melanoma fino a stilare un vero e proprio elenco di norme de seguire per non esporsi al rischio della malattia.
I SOGGETTI MAGGIORMENTE ESPOSTI
Le persone con un fototipo chiaro (i biondi, i rossi o persone con le lentiggini) hanno più possibilità di contrarre il melanoma. Questo perché la pelle chiara è più esposta al rischio di scottature.
Anche persone che hanno avuto casi simili in famiglia risultano essere più a rischio rispetto ad altri soggetti. Questo non significa che persone dalla carnagione più scura siano immuni dal problema.
COME ME NE ACCORGO?
Accorgersi di avere una melanoma è molto difficile. Questo perché i nevi sono distribuiti su ogni lembo del nostro corpo e non sono visibili ed a portata di mano. Ad esempio, un neo può spuntare dal nulla sotto il piede, sul pube o sotto il seno (in luoghi, cioè, non perfettamente visibili ad occhio nudo).
E’ fondamentale, dunque, controllarsi continuamente e sottoporsi ad una visita dermatologica annuale. Il dermatologo infatti, attraverso una visita accurata (epiluminescenza) noterà immediatamente la presenza di lesioni sospette e disporrà un esame istologico.
In ogni caso, possiamo allarmarci quando notiamo un neo nuovo, asimmetrico, dai contorni poco definiti e di colore scuro.
UN NEO CONGENITO PUO’ TRASFORMARSI IN MELANOMA?
Sì. Tuttavia è un po’ più difficile che ciò accada. Ad ogni modo, è bene controllare le sue dimensioni continuamente. Alcuni dermatologi suggeriscono un metodo fai-da-te per tenere sotto controllo un neo congenito. Utilizza la carta velina e disegna i contorni del neo. Esegui l’operazione ogni mese. Nel caso in cui esso si ingrandisca, contatta il dermatologo.
LE LAMPADE, FANNO BENE O MALE?
Durante i trattamenti con le lampade, vengono sparati sulla pelle una raffica di raggi uv (gli uva sono meno dannosi degli uvc) per garantire un’abbronzatura perfetta. Questi raggi possono provocare l’invecchiamento della pelle ma si rivelano molto utili nei casi di dermatiti.
Non bisogna dar spazio ad allarmismi ingiustificati: le lampade non espongono a lesioni cancerose della pelle, se utilizzate in maniera parsimoniosa ed oculata.
QUANTO CONTANO I TEMPI DI ATTESA NELLA CURA DEL MELANOMA?
Come per ogni tumore, una diagnosi precoce del melanoma ci garantisce una cura più efficace. I tempi di un referto istologico sono quindi determinanti.
Dal melanoma si può guarire, se diagnosticato in tempo. In caso contrario, c’è il rischio che esso dia luogo a metastasi.
3 COMPORTAMENTI DA ADOTTARE
In sintesi possiamo stilare tre semplici regole da adottare per evitare di sviluppare un melanoma della pelle:
1) esporsi al sole utilizzando le dovute precauzioni (creme a protezione totale, esposizione graduale al mattino presto e nel tardo pomeriggio).
2) Effettuare un controllo delle pelle ogni anno.
3) Controllare spesso, a casa e magari davanti allo specchio, tutti i punti del nostro corpo.
Autore | Marirosa Barbieri
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