Federica Borghi – Pelle normale, pelle secca, pelle grassa, pelle mista, pelle sensibile: ormai più o meno tutti sappiamo quali caratteristiche hanno questi tipi di pelle e quali sintomi manifestano.
Ma sappiamo che cos’è semplicemente “la pelle” e le sue funzionalità?
La pelle, detta anche “cute”, è un organo che riveste tutta la superficie del nostro corpo, tranne quei punti in cui invece sono presenti le mucose.
Presenta uno spessore totale che varia dagli 0,15 ai 4-5 millimetri e cambia in base alla zona del nostro corpo: sulle palpebre si presenta sottilissima, molto sottile nella parte flessoria di braccia e gambe e sottile nella zona estensoria; inoltre sulla nuca e sui palmi delle mani si presenta spessa fino a diventare molto spessa sulla pianta dei piedi.
Qualsiasi sia il punto corporeo in cui è presente, la pelle è sempre costituita dalla sovrapposizione di due strati: l’epidermide e il derma.
La pelle è un organo di senso: in essa è infatti presente la sensibilità tattile, pressoria, dolorifica e termica e questa speciale caratteristica la fa diventare una delle più importanti “parti”del nostro corpo.
La pelle è un organo di protezione: possiede una grandissima resistenza alla trazione procurata da traumi e colpi anche di una certa importanza purché causati da oggetti smussati.
Questa sua resistenza è conseguenza della particolare disposizione delle fibre di collagene nel derma e dello stretto legame che esiste tra le cellule più superficiali dell’epidermide.
Paradossalmente però questa sua disposizione la rende anche deformabile permettendole di ritornare nella posizione iniziale (come nel caso del pizzicotto).
La pelle è un organo che protegge dalla perdita d’acqua: dalla parte interna la pelle impedisce la fuoriuscita dei liquidi corporei essenziali e delle proteine; dalla parte esterna impedisce la penetrazione di sostanze chimiche, di radiazioni solari e di microrganismi. Pur contrastando la disidratazione epidermica la pelle però non è una barriera ma fa traspirare all’esterno ogni giorno dai 250 ai 500 millilitri di acqua indispensabili per espellere scorie e tossine prodotte dal nostro metabolismo corporeo.
La pelle è un organo che combatte i microrganismi: grazie alla sua “secchezza” è in grado di allontanare, e quindi di non far penetrare negli strati più profondi dell’epidermide, batteri, funghi e virus (basti pensare infatti che nelle zone delle pieghe o degli orifizi, che sono più umidi, è molto più frequente l’insorgere di un’ infezione.)
Come se non bastasse, a combattere i microrganismi, ci pensa anche il cosiddetto “film idrolipidico”, una pellicola invisibile presente su tutta la superficie del corpo composta essenzialmente dall’acqua del sudore e della traspirazione e dal sebo che produce la pelle stessa.
Infine, un altro elemento indispensabile che consente un efficace protezione della cute contro anche i microbi patogeni è la flora cutanea, che per nome e funzionalità può essere paragonata alla flora batterica intestinale.
La pelle è un organo protettivo nei confronti dei raggi solari: grazie alla sua particolare struttura la pelle è in grado di assorbire e disperdere le radiazioni solari prima che queste vengano a contatto con il derma. Un ruolo molto importante, in questo caso, lo riveste la variabile quantità di melanina contenuta nell’epidermide: tale sostanza infatti si comporta come un filtro verso i raggi solari disperdendone l’energia sotto forma di calore o utilizzandola per attivare processi metabolici.
L’abbronzatura diviene, quindi, segno evidente del lavoro fatto dalla melanina che rafforza ulteriormente la capacità difensiva della pelle.
La pelle è un organo essenziale per il mantenimento della temperatura corporea: vi è un delicato equilibrio tra produzione del calore da parte di organi come il fegato e i muscoli e la sua dispersione che si verifica principalmente proprio attraverso la pelle.
Il calore prodotto, infatti, raggiunge la superficie attraverso il flusso di sangue e per conduzione attraverso il tessuto adiposo sottocutaneo che svolge il ruolo di “isolante termico”; una volta raggiunta la cute, il calore viene disperso attraverso i pori della pelle.
Autore | Federica Borghi
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