Dott.ssa Eleonora Elez – La medicina alternativa comprende numerose differenti forme di terapia che possono anche venire associate tra loro, o con le terapie mediche convenzionali, per ottenere un potenziamento degli effetti. L’oligoterapia viene spesso associata ad altre terapie con risultati altamente positivi, a patto che vengano rispettate le indicazioni consigliate dall’omeopata per l’assunzione delle preparazioni, i cui effetti divengono evidenti nel lungo periodo.
In effetti, la costanza nell’assunzione è molto importante per questa terapia che, regolando le funzioni metaboliche, va ad agire in profondità e produce cambiamenti a livello biochimico nel nostro organismo. I deficit dell’attività enzimatica possono essere dovuti a carenza oppure a inibizione di determinati oligoelementi, e vengono classificati in cinque diversi gruppi, ognuno dei quali è collegato a uno specifico oligoelemento.
Prima diatesi: la diatesi allergica – L’oligoelemento interessato è il manganese e porta a patologie di natura allergica o artritica generalmente non gravi. Le manifestazioni allergiche variano dalla rinite all’orticaria, alle intolleranze alimentari, mentre le forme artritiche comprendono anche le nevralgie.
Seconda diatesi: la diatesi ipostenica – Sono coinvolti il manganese e il rame e si manifesta con patologie infettive a carattere recidivante che interessano soprattutto gli apparati respiratorio, gastroenterico e urinario, e sono dovute a uno stato di diminuita resistenza, sia fisica che mentale che può evolvere in patologie croniche.
Terza diatesi: la diatesi distonica – Collegata al manganese e al cobalto, può essere la naturale evoluzione delle precedenti diatesi (prima e seconda) oppure derivare da eventi traumatici a livello fisico o psichico. Caratterizzata dalla riduzione della reattività dell’organismo si manifesta con eczemi di origine neurovegetativa, artrosi, astenia, stati depressivi e abulia.
Quarta diatesi: la diatesi anergica – In presenza di deficit della combinazione degli oligoelementi rame, oro e argento, la vitalità organica diviene gravemente ridotta o addirittura assente. Per le minime o nulle capacità organiche di adattamento e reazione, questa diatesi si manifesta con patologie che interessano l’organismo in toto, malattie sistemiche degenerative.
Quinta diatesi: la diatesi della sindrome di adattamento – Di questo gruppo fanno parte due sindromi: il disadattamento ipofiso-genitale (sindrome di tipo S1), collegato a zinco e rame, e il disadattamento ipofiso-pancreatico (sindrome di tipo S2). A differenza delle altre, questa diatesi non dipende da un preciso tipo costituzionale ma viene scatenata da un evento stressante che provoca il manifestarsi dei disturbi associati alle altre diatesi. Comunque, presenta una sintomatologia propria consistente in disturbi dell’apparato genitale (nel tipo S1) e disturbi derivanti dalla disfunzione pancreatica (nel tipo S2).
Autore | Dott.ssa Eleonora Elez
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