“Il sushi può contenere più calorie di un Big Mac e patatine fritte”: parola della nutrizionista d’Oltreoceano, Rachel Beller.
La Beller, nel suo libro “Eat to lose, eat to win” (“Mangia per perdere (chili, ndr), mangia per vincere”) , scrive che un pranzo di sushi, in apparenza leggero e dietetico, in realtà può contenere una quantità esorbitante di calorie e carboidrati.
Sarà vero?
La nutrizionista spiega la sua tesi, dati e calorie alla mano. In particolare, Beller dice che un rotolo di sushi standard è in grado di contenere dalle 290 alle 350 calorie, e che la quantità di carboidrati in esso contenuti è equivalente a 2,5 – 4 fette di pane bianco.
In buona sostanza, una “porzioncina” di sushi equivale a due panini farciti con polpa di granchio, una fetta di avocado e qualche verdura.
La nutrizionista ha sottolineato, inoltre, che il sushi contiene solo una modica quantità di pesce rispetto alla dose di pesce che, secondo i medici, le persone dovrebbero assumere per stare bene (si tratta di almeno 140 grammi di pesce a porzione).
In verità, il pesce contenuto in un rotolo di sushi, peserebbe solo 5 grammi e sarebbe, quindi, di gran lunga al di sotto delle dosi consigliate dagli esperti.
Questo significa, stando alle parole della nutrizionista, che per ottenere una porzione di pesce da 140 grammi, è necessario mangiare 28 pezzi di sushi, o anche di più (nel caso in cui si scelga una portata di sushi diversi, compresi quelli vegetariani).
Il pesce solitamente utilizzato per comporre piatti a base di suchi consiste nel salmone, tonno, e sarde, arricchito di alghe, note per le loro grandi proprietà antitumorali.
L’ingrediente principale del sushi consiste in un appiccicoso riso bianco, corto e dal sapore dolciastro. Questo riso, in uso presso gli orientali, viene cosparso di zucchero, sale ed aceto.
Esso, precisa la nutrizionista americana, “a volte costituisce il 75% del sushi. Il riso viene completamente trasformato, perde le sue vitamine, minerali e fibre con il risultato finale che un pranzo “sano” di sushi riesce a contenere un sacco di carboidrati e zuccheri”.
Il libro che sta montando negli States è destinato a provocare scompiglio tra gli amanti di sushi.
Proprio per questo, sul Web già fioccano soluzioni alternative. C’è chi, ad esempio, propone di preparare il sushi a casa, in poche e semplici mosse, senza ricorrere ad ingredienti elaborati e personalizzandolo a nostro piacimento.
Autore | Marirosa Barbieri
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