Tutti coloro che si dilettano nella preparazione di rimedi curativi casalinghi sanno bene che quali che siano la metodica di produzione da utilizzare e il prodotto che si intende ottenere, è sempre meglio raccogliere le piante nel loro tempo (o periodo) balsamico.
Viene così definito il momento in cui in una determinata pianta officinale si ha la massima produzione e concentrazione di principi attivi. Il periodo balsamico non è scevro da inesattezze, dipende da troppe variabili per poter garantire con sicurezza che proprio in quel momento la pianta presenti la più alta concentrazione di sostanze attive. Infatti, su di esso influiscono tutte le diverse condizioni in cui la pianta cresce e si sviluppa: tipo di terreno, clima, condizioni atmosferiche, esposizione, etc etc. Inoltre, le piante contengono principi attivi per tutto l’anno, quello che cambia sono solamente le proporzioni dei diversi costituenti rispetto al totale delle sostanze attive contenute. In ogni caso, il tempo balsamico ci offre un’indicazione di massima sul periodo migliore per la raccolta di una specifica pianta. (Vedi tabella)
In ogni caso, bisogna sempre tenere presente che il tempo balsamico varia anche in relazione alla parte della pianta di cui si necessita. Ecco i periodi migliori per la raccolta delle diverse parti delle piante:
Foglie – solo se giovani e tenere, subito prima o durante la fioritura.
Gemme – prima della schiusa.
Fiori – solo se non completamente sbocciati.
Frutti – solo se maturi.
Semi – prima che cadano spontaneamente oppure da frutto molto maturo.
Corteccia – in primavera.
Radice – nei periodi di quiescenza della pianta.
Se la pianta che ci serve per produrre il nostro rimedio naturale si trova nel nostro giardino non avremo problemi di sorta per la raccolta. Nel caso in cui non si possieda un giardino o la pianta desiderata, avremo invece l’occasione perfetta per una bella passeggiata nei campi; magari (perché no?) con la famiglia, che sarebbe anche un ottimo modo di insegnare ai bambini a rispettare la natura.
È preferibile effettuare la raccolta delle piante in una mattina soleggiata ed evitare assolutamente di raccoglierle dopo un periodo di pioggia. In quest’ultimo caso è necessario attendere qualche giorno perché siano completamente asciutte.
Andando per campi, occorre porre attenzione nel raccogliere solo le piante che si conoscono bene. Scambiarne una per un’altra potrebbe avere conseguenze anche estremamente serie.
È anche sempre consigliabile la raccolta di un solo tipo di pianta alla volta e nel caso se ne raccolga più di una porle in contenitori differenti per mantenerle separate. Scegliere sempre piante sane e pulite, raccogliendo solo la quantità necessaria e solo la parte che interessa, cercando di effettuare la raccolta senza danneggiare il resto della pianta.
Operare con la massima cura nella raccolta delle radici, raccogliendone il minimo indispensabile da piante diverse per raggiungere la quantità necessaria.
Autore | Dott.ssa Eleonora Elez
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