Oggi parliamo di curcuma, una spezia particolarmente in uso presso le civiltà orientali.
Questo particolare ingrediente, dal sapore molto intenso, è utilizzato anche in numerosi trattamenti curativi proprio per le sue proprietà medicinali.
Originaria dell’India e dell’Indonesia, la curcuma ha guadagnato la popolarità in Europa nel tredicesimo secolo. In questi ultimi anni, i ricercatori occidentali hanno studiato le numerose proprietà terapeutiche della curcuma scoprendo una serie di benefici in essa contenuti.
La curcuma si presenta con un aspetto giallo-arancio e si trova generalmente in polvere. Essa viene solitamente utilizzata come aggiunta al cibo: è comunemente pensata, infatti, come condimento per primi e secondi piatti. La spezia si sposa bene con stufati, piatti di pesce ed antipasti.
Tra gli usi della curcuma va di certo ricordato il suo impiego nella medicina cinese ed indiana.
I ricercatori occidentali hanno scoperto che la curcuma può rivelarsi estremamente utile nel ridurre le infiammazioni, nel combattere le infezioni ed i tumori, oltre a rivelarsi particolarmente utile nel trattamento di malattie epatiche e di carattere digestivo.
Recenti studi hanno dimostrato che la curcumina, il principio attivo presente nella curcuma contribuisce a stimolare la colecisti e questo processo sembra migliorare notevolmente la digestione.
La curcumina, in particolare, allevia i classici sintomi che accompagnano la mala digestio, come flatulenze e gonfiore.
Esiste un limite nell’assunzione di curcuma?
In teoria, no. E’ possibile consumare la quantità di spezia che si desidera, dal momento che essa è ritenuta innocua.
In alcuni casi però è stato riscontrato che l’uso prolungato della curcuma nell’alimentazione, ha dato origine a fenomeni quali il mal di stomaco ed in casi rari ed estremi, ad ulcere.
E’ importante chiedere consiglio al proprio medico curante prima di integrare la curcuma nella propria alimentazione, qualora si soffra di calcoli biliari o di problemi alla cistifellea.
La curcuma, inoltre, può portare ad un abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue: per questo motivo, se siete diabetici, è bene che consultiate il vostro medico prima di intraprendere un’alimentazione a base di questa spezia.
Anche le donne in gravidanza ed in fase di allattamento dovrebbero consumare la curcuma in maniera moderata.
In generale, però, questa spezia costituisce un’aggiunta sicura e sana alla dieta, se assunta con moderazione.
Essa, infatti, dischiude numerose proprietà curative ( migliora la digestione e contribuisce a stimolare il metabolismo).
E’ quindi importante utilizzarla come integratore, sempre nel rispetto delle giuste quantità e di un’alimentazione sana, corretta ed appropriata.
Autore | Marirosa Barbieri
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