La stagione influenzale colpisce prima e in modo più violento rispetto allo scorso anno e alcune leggende metropolitane su come si diffonde potrebbero causarti dei problemi. Per esempio, molte persone pensano che influenza e raffreddore siano contagiosi subito dopo aver avvertito i primi sintomi; altri fanno di tutto per evitare il contatto con qualcuno che recentemente è stato malato: perché rischiare di stare seduta accanto a un collega che è appena tornato in ufficio dopo un brutto periodo di influenza, soprattutto se è ancora prodigo di starnuti e colpi di tosse?
Di seguito un po’ di informazioni su quando l’influenza è più contagiosa e il modo migliore per proteggere voi stesse e la vostra famiglia.
26 volte maggiori, i casi di influenza rispetto allo scorso anno
Alcuni numeri: da settembre scorso, il CDC (che è l’acronimo di Center for Disease Control and Prevention) ha segnalato più di 22.000 casi di influenza, rispetto ai soli 849 casi nello stesso periodo di un anno fa. L’aumento delle infezioni ha spinto a dichiarare in alcune zone un’emergenza di sanità pubblica. I funzionari parlano di una stagione influenzale grave, ma le case farmaceutiche hanno fortunatamente provveduto facendo scorta di vaccini e ulteriori precauzioni per evitare la diffusione della malattia.
Quando diventa contagiosa l’influenza?
Come altre malattie virali, l’influenza ha un periodo di incubazione prima che i suoi sintomi caratteristici, tra cui febbre, brividi, naso che cola, mal di testa, muscoli doloranti, stanchezza e mal di gola facciano la loro comparsa. Durante l’intervallo tra l’esposizione e l’insorgenza della malattia, che dura tipicamente 1-4 giorni, i quantitativi del virus si moltiplicano rapidamente all’interno del corpo.
La maggior parte degli adulti con l’influenza può infettare altri soggetti fino a un giorno prima della comparsa dei sintomi. Inoltre, alcune persone che sono già infettate e non sviluppano alcun sintomo, possono trasmettere il virus durante il periodo in cui è attivo nel loro corpo: ciò significa che è possibile trasmettere l’infezione prima di stare male, oppure prendere l’influenza da qualcuno che ti sta vicino e si sente perfettamente sano.
Ogni anno, dal 5 a 20% degli individui, prende l’influenza, che è responsabile di più di 200.000 ricoveri ospedalieri e fino a 49.000 decessi ogni anno.
Quando si ha l’influenza, c’è probabilità di infettare gli altri?
La maggior parte degli adulti con l’influenza sono contagiosi da un giorno prima della comparsa dei sintomi fino a 5-7 giorni dopo la loro scomparsa. Tuttavia alcune persone, tra cui bambini e adulti con un sistema immunitario indebolito, possono rimanere contagiose per un massimo 14 giorni dopo aver cominciato a sentirsi male. In generale, il rischio di diffusione dell’influenza è maggiore quando i sintomi della persona sono nel momento peggiore, perché i livelli del virus sono nel loro punto più alto. Più tardi nel corso della malattia, il contrattacco del sistema immunitario diminuisce il rischio di infezione. Ad ogni modo, la persona infetta deve essere ancora considerata contagiosa per una settimana dopo l’inizio malattia (per la maggior parte degli adulti) o fino a due settimane nel caso di bambini e persone con un sistema immunitario indebolito.
Cosa succede quando ci si ammala?
L’influenza è principalmente un’infezione aerea, che è il suo vettore tipico. L’influenza (con o senza sintomi) può trasmettersi da una distanza fino a un metro e mezzo attraverso le goccioline trasportate per via aerea e che sono rilasciate quando si tossisce, starnutisce o parla. Altre persone si ammalano se ricevono queste gocce su bocca o naso inalando spray già infetti. Si può anche prendere la malattia toccando qualcosa che una persona infetta ha contaminato, sia mediante il suo utilizzo (come ad esempio uno schermo pubblico touch screen o un semplice pulsante dell’ascensore) o da colpi di tosse e starnuti vicini.
Quali sono i modi migliori per combattere l’influenza?
Si raccomandano tre passaggi:
1. Prendere un vaccino antinfluenzale. Si raccomanda la vaccinazione, a seconda dell’età, a tutti coloro che hanno meno di 6 mesi o agli anziani, a meno che non ci sia una ragione medica (ad esempio alcune allergie), che lo impedisce. Come riferito di recente, una caratteristica sorprendente dei vaccini contro l’influenza è che riducono il rischio di attacco di cuore.
2. Prendere precauzioni per fermare la diffusione di germi. Per proteggere sé stessi e gli altri, lavarsi spesso le mani con acqua e sapone e coprire la bocca quando si starnutisce o tossisce. Se percepite di provare una sindrome simil-influenzale, rimanete a casa almeno fino a 24 ore dopo la scomparsa della febbre.
3. Prendere farmaci antivirali, dietro consiglio del vostro medico o farmacista. Questi farmaci possono rendere l’influenza più mite e ridurre il numero di giorni di malattia. Gli studi dimostrano che funzionano meglio se presi entro due giorni dalla comparsa dei sintomi, ma possono ancora aiutare anche quando sono assunti nel suo decorso.
Autore | Daniela Bortolotti
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