La densità di elementi nutritivi nel cibo è un elemento di pianificazione del pasto che molte donne non considerano quando decidono che cosa mangiare. Tuttavia, la densità degli alimenti che si mangiano gioca un ruolo significativo nel modo in cui funziona il metabolismo e, di conseguenza, nel modo in cui si elaborano e si digeriscono gli alimenti. In realtà, maggiore è la densità di elementi nutritivi del cibo che si mangia, meglio sarà per voi. Questo essenzialmente si riferisce alla quantità di elementi nutritivi benefici contenuti nel cibo rispetto al numero totale delle calorie che fornisce. Pertanto, i cibi migliori da prendere in considerazione se si sta cercando di perdere peso sono quelli che hanno un’alta percentuale di sostanze nutritive importanti, riunite in un piccolo pacchetto calorico. Dal lato opposto c’è invece un altro tipo di densità. Gli alimenti che sono particolarmente densi, cioè preparati con un gran numero di calorie in una piccola quantità di cibo (il che rende difficile valutare quante calorie si stanno effettivamente mangiando) riempiono senza portare il vantaggio di elementi nutritivi positivi: questo è il tipo di densità di cibo che si dovrebbe cercare di limitare.
1. Cibi ad alto contenuto di elementi nutritivi densi
Al fine di ridurre la densità del cibo di tipo “cattivo”, è meglio utilizzare gli alimenti che sono ricchi di sostanze nutritive e che, contemporaneamente, forniscono calorie minime. Frutta e verdura sono generalmente in questa categoria; le verdure a foglia verde scuro tendono ad essere tra i cibi più densi disponibili a livello di elementi nutritivi, e in genere hanno pochissime calorie.
2. Scegliere i carboidrati giusti
I carboidrati complessi sono ricchi di sostanze nutritive e richiedono al corpo più tempo per la loro elaborazione. In questo modo ti senti pieno e soddisfatto per molto più tempo dopo il pasto, il tuo corpo non avrà più fame e ti chiederà di mangiare di nuovo dopo un periodo di tempo ragionevole.
I carboidrati semplici, come gli zuccheri e cereali fortemente trasformati, invece non sono utili perché sono densi nel senso che sono confezionati con un sacco di calorie in una quantità minima, che dà meno dei benefici a livello di elementi nutritivi, rispetto ai carboidrati standard.
Assicurarsi di pianificare i pasti con carboidrati complessi come grano, pane, cereali, riso integrale e altri alimenti correlati. Evitare carboidrati trasformati, zuccheri, in modo da ridurre questo tipo di densità “cattiva”.
3. Utilizzare il giusto tipo di olio
Cucinare con alcuni tipi di olio è meglio che farlo con altri. Il burro è un alimento ad alta densità che contiene una quantità enorme di calorie e grassi, anche se in piccola quantità: meglio utilizzare altri tipi di olio da cucina per cuocere il cibo. L’olio di oliva è una valida alternativa perché è ad alto contenuto di calorie e grassi, ma il grasso è generalmente molto più insaturo (i grassi insaturi sono utili per il corpo). Altri tipi di oli di semi, come l’olio di arachidi, di semi di lino e olio di girasole, forniranno a loro volta una densità minore ai vostri menù.
Autore | Daniela Bortolotti
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