Le persone a dieta spesso si confondono sul dover contare i carboidrati o contare le calorie per perdere peso. Certo, non mancano le polemiche fra i medici e gli esperti fitness sui benefici della limitazione dei carboidrati, ma il dibattito è piuttosto complesso e soprattutto si svolge spesso fuori dai media, lasciando i consumatori pieni di dubbi.
Ad esempio, la pubblicazione di un recente articolo del Journal of American Medical Association ha promosso l’uso di una dieta povera di carboidrati per il mantenimento del peso e ha ispirato un dibattito editoriale tra i medici e ricercatori in quella stessa rivista medica per diversi mesi dopo la sua pubblicazione. Telegiornali di tutto il paese hanno riportato la storia e hanno posto la fatidica domanda: fanno più male le calorie dei grassi o dei carboidrati?
Un recente numero della American College of Sports Medicine Society riassume il tutto in un ragionevole concetto e cioè che diversi studi su larga scala hanno confrontato varie perdite di peso e nessuna delle diete ne è emersa come vincitore unico; ciò può essere in parte dovuto al fatto che anche se le persone seguono con attenzione le restrizioni, inizialmente, poi tendono ad annoiarsi e a divagare, tornando verso le vecchie abitudini alimentari nel corso del tempo. La conclusione è che le persone che si attengono più strettamente alle raccomandazioni della dieta ricevono più risultati dal processo di perdita di peso, indipendentemente dalla dieta che seguono.
Devo contare i carboidrati per perdere peso?
Se si sta cercando di perdere peso, indipendentemente dalla dieta scelta, monitorare l’assunzione di carboidrati è una buona idea per diversi motivi. Vediamo quali sono i vantaggi del conteggiare i carboidrati.
– Diminuzione complessiva delle calorie. La maggior parte di noi segue una dieta che è costituita principalmente di carboidrati: se si diminuisce l’assunzione della fonte più significativa di calorie, si riduce l’apporto calorico complessivo. Diminuire l’assunzione di carboidrati è uno dei modi più semplici per ridurre la quantità di cibo complessivo che si mangia.
– Alimentazione più sana in generale. Una tipica dieta comprende pane bianco, cracker trasformati e biscotti, bibite, succhi di frutta, bevande al caffè e tè zuccherati. Questi alimenti hanno spesso poco valore nutritivo e se si riesce a sostituirli con scelte migliori come frutta e verdura fresca, diminuisce l’assunzione di carboidrati, aumenta l’assunzione di fibre e altre sostanze nutritive importanti, che fanno sentire meno fame durante il giorno.
– Maggiore assunzione di proteine. Quando si limita il numero di calorie da carboidrati che si consumano, si crea uno “spazio” e l’organismo deve ricavare energia da altre fonti. Questo significa che se si diminuisce l’apporto di carboidrati, è possibile aumentare l’apporto proteico senza aumentare il consumo calorico complessivo. Le proteine magre aiuteranno a costruire e a mantenere i muscoli e alcuni studi recenti hanno dimostrato che le diete che consumano più proteine sono in grado di garantire un miglioramento del metabolismo nel corso del tempo.
– Maggiore assunzione di grassi sani. Una dieta povera di carboidrati vi farà anche assumere più grassi sani. Alcuni grassi, come gli acidi grassi omega-3, aiutano il vostro corpo a funzionare in modo più efficace e possono contribuire a una diminuzione del rischio di malattie cardiache.
– Il miglioramento delle condizioni mediche. Alcune condizioni mediche richiedono che contare i carboidrati: la dieta per diabetici, ad esempio, richiede di limitare il numero di carboidrati che si consumano ad ogni pasto a 30-45 grammi.
Quanti carboidrati dovrei consumare?
La risposta a questa domanda dipende dal livello di attività e dal peso corporeo: un elenco di strumenti e calcolatori possono essere forniti da specialisti, così come le linee guida per la quantità di carboidrati che si dovrebbero consumare. La dieta migliore è quella che si riesce a mantenere a lungo senza accusare senso di privazione: per alcune persone è una dieta povera di carboidrati ma, indipendentemente da quale dieta si sceglie, tenere il conto dei carboidrati e scegliere alternative migliori, vi aiuterà ad aumentare la qualità della vostra alimentazione e della vostra salute in generale, nel corso del tempo.
Autore | Daniela Bortolotti
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E’ esattamente come il piano alimentare che sto seguendo, si chiama Yukendu. Sto dimagrendo senza avere fame e mangiando un po’ di tutto. Fantastico!
I carboidrati li consumo a cena, insieme alle proteine, spesso preferendo un piatto unico. A pranzo invece mangio la barretta sostitutiva hebalife, lievemente proteica ma con tutti i nutrienti necessari. Ho trovato così un ottimo compromesso tra praticità, nutrienti e dieta.