La menta, la camomilla, il tarassaco, l’achillea e la Plantago lanceolata sono piante selvatiche molto comuni, che crescono in primavera. Tutte hanno effetti curativi eccezionali e sono consigliate dagli esperti in medicina naturale per alleviare o curare un’ampia gamma di malattie.
La menta
Il tè alla menta è noto per la capacità di lenire i mal di stomaco, di migliorare la diarrea o la flatulenza. Può essere usato anche contro la nausea o l’indigestione. Secondo degli studi, la menta può avere proprietà antibatteriche e antivirali, può alleviare le irritazioni della pelle, i mal di testa o la congestione polmonare. È anche un efficace decongestionante, perché il mentolo (l’agente attivo della menta) aiuta l’espettorazione.
La camomilla
Nota per le sue proprietà lenitive, la camomilla ha svariati impieghi: rimedio gastrico, ma anche antiinfiammatorio, antisettico, analgesico e cicatrizzante. Il tè di camomilla può ridurre le infiammazioni del tratto digestivo, gli spasmi e i gas intestinali, raccomandata a volte nei casi di ulcera gastrica. Inoltre, riduce i sintomi dell’ansia. Nel caso d’uso esterno, la camomilla può lenire la pelle irritata, alleviare le scottature, i reumatismi, le ulcere, gli ascessi o la sinusite (attraverso l’infuso).
Il tarassaco
Il tarassaco è una fonte importante di potassio e un’erba medicinale consigliata nelle malattie causate da uno squilibrio ghiandolare. Si utilizza in alcune patologie del fegato perché aumenta la secrezione biliare, ma anche nei disturbi di pancreas, stomaco, milza e reni. Inoltre, il tarassaco è un diuretico, aiuta a eliminare le tossine e a combattere l’obesità. A volte è usato per trattare eczemi o artrite.
L’achillea
Il tè di achillea è usato come rimedio per una serie di condizioni, tra cui: problemi digestivi, ulcere, coliche, influenza e raffreddore, mal di testa. Può essere usato come infuso nella rinite e rino-sinusiti allergiche, allergie e bronchiti. Esternamente, l’achillea può essere impiegata come disinfettante e le sue foglie possono essere applicate direttamente sulle ferite per stimolare la coagulazione del sangue.
La Plantago lanceolata
La Plantago lanceolata è raccomandata nel trattamento delle malattie respiratorie, soprattutto nel caso di abbondanti secrezioni mucose, tosse, asma bronchiale e polmonare, ma anche per alcuni problemi digestivi (i suoi semi sono usati nella fabbricazione dei lassativi). Se utilizzata esternamente, la pianta ha proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie, aiuta la guarigione delle ferite.
Autore | Sandra Ianculescu
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Molto interessante ed utile.Il sapersi curare con le erbe aiuta molto interessare e uno stile di vita sano.ciao