Essere belli non può prescindere dall’essere sereni e per essere sereni ogni dettaglio è importante. Circondarsi di positività, di colori o di profumi è fondamentale e ne sentiamo spesso il bisogno. Probabilmente guardando l’ambiente in cui viviamo, ci è capitato di pensare che manca un particolare, forse un tocco di allegria, qualcosa da guardare appena svegli che possa ravvivare gli occhi e il cuore. E perché non dare luce ai nostri risvegli con una pianta o ancora meglio con un girasole? Forse ci avete pensato tante volte, ma non sapendo come fare avete rinunciato all’idea.
Coltivare un girasole in casa, sul balcone o sul davanzale della finestra, non è poi così difficile.
Il girasole comune (Helianthus) è di colore giallo, può essere piantato sia nella terra che in un vaso ed è una pianta annuale che muore a fine fioritura. Il nome non cela certo misteri: un girasole per vivere bene ha bisogno di tanto sole.
Il periodo ideale per iniziare a dar vita alla pianta è da fine marzo a metà aprile. Dobbiamo procurarci i semi, un vaso capiente, del terriccio universale e una piccola paletta da giardinaggio. Il vaso deve essere riempito con il terriccio, poi è necessario creare delle buche ben distanziate tra loro e profonde circa cinque centimetri. All’interno di ogni singola buca dobbiamo disporre due o tre semi. La terra dovrà essere nutrita regolarmente con acqua: annaffiamo ogni volta che il terreno si asciuga completamente ed evitiamo il ristagno d’acqua.
Dopo alcune settimane spunteranno le piantine; aspettiamo che raggiungano l’altezza di 6 centimetri ed effettuiamo poi il travaso nei singoli vasetti. La pianta dovrà essere esposta al sole il più possibile ed annaffiata ogni volta che il terriccio lo richiederà.
Crescendo in altezza, la nostra piantina probabilmente avrà anche bisogno di un tutore (una piccola canna conficcata nel terreno).
La fioritura piena avviene tra agosto e settembre, quando sarà possibile godere della totale bellezza di questo fiore tanto gioioso.
Quando il nostro girasole si sarà seccato, i semi maturi cadranno nel terriccio e l’anno successivo ammireremo la nascita spontanea di un nuovo meraviglioso fiore.