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Mandi SMS Durante La Guida? Rischi La Vita

Inviare e ricevere sms durante la guida non è solo una pessima abitudine tra gli adolescenti, ma può essere causa di morte, a tal punto che si sta diffondendo fra le famiglie il divieto assoluto (specie per i giovani guidatori) di farlo, pena il ritiro delle chiavi della macchina fino a data da destinarsi. La maggior parte dei ragazzi sostiene che questa attività non distragga, ma le prove sono milioni di persone che guidano in modo disattento.

In una analisi di un sondaggio 2011 svolto dai Centers for Disease Control negli Stati Uniti, il 46% dei conducenti di 17 anni ha ammesso di aver mandato almeno un messaggio durante ogni guida, numero che è salito al 52% per i conducenti oltre 18 anni di età. L’indagine ha messo in evidenza un dato allarmante e cioè che la guida distratta – compreso appunto lo scambio di sms – è oggi la principale causa singola dei decessi per incidente, fra gli adolescenti.

Il Dr. Andrew Adesman, co-autore dello studio, a tal proposito ha dichiarato: “Lo scambio di SMS mentre si guida è diventato una sorta di epidemia ed è una delle principali cause di decessi, addirittura superiore al bere mentre si è al volante”.
Quarantasei degli Stati confederati negli USA hanno reagito vietando l’uso degli sms durante la guida, ma le leggi non sembrano essere state correttamente recepite dagli adolescenti, perché quando i ricercatori hanno messo a confronto le abitudini di guida con e senza divieti, il livello di sms pro-capite per ogni adolescente era quasi lo stesso.

Il pericolo da invio di messaggi durante la guida, principale causa degli incidenti fra gli adolescenti, sta dando origine a più proposte di software automatici in grado di disabilitare temporaneamente la funzione dai telefoni cellulari.

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.