Nel 2010 ci sono stati 80.000 di droga e alcol morti per overdose, secondo uno studio del Centers for Disease Control. Il database, gestito dal National Center for Health Statistics, mantiene un conteggio di tutte le morti accertate, che sono classificate in base alla codifica ICD-10, che è un sistema di riferimento medico.
Un’analisi approfondita di questi decessi richiede un ragionamento del rapporto fra causa ed effetto della motivazione che ha portato alla morte. La documentazione che è stata diffusa in merito elenca gli avvenimenti come:
– avvelenamento accidentale
– auto-avvelenamento intenzionale
– overdose da farmaci
– avvelenamento con intento indeterminato
Oltre alla causa di decesso indicata sul certificato di morte, i patologi hanno normalmente a disposizione altro spazio per indicare fino a 20 ulteriori concause. Proprio in queste sezioni si presentavano voci come “cocaina” e “antidepressivi” e, poiché le sottocategorie sono limitate nel loro dettaglio, molti farmaci vengono accomunati, come nel caso dell’MDMA e della caffeina, che sono catalogati insieme alla voce “psicostimolanti.” Circa un quarto di tutti i certificati di decesso per overdose non li presentano tutti nei risultati del test di tossicità, ma riportavano un più vago “non specificato”.
Dall’analisi di tutte le sotto categorie, seppur imperfetta, risulta chiaro che il tasso di overdose è più che raddoppiato tra il 1999 e il 2010. Circa la metà di queste morti rientrano nella categoria di prodotti farmaceutici sopra descritti. Quasi tre quarti dei decessi avvengono a causa dell’abuso di farmaceutici e riguardano antidolorifici, oppioidi e analgesici a prescrizione come l’OxyContin e il Vicodin. E Mentre la cocaina, l’eroina e l’alcol sono fra i maggiori responsabili delle morti, anche molti farmaci, hanno cominciato a superare quelli illegali ma “popolari” e diffusi (marijuana e LSD, ad esempio), che stanno diventano una percentuale molto inferiore.
Qualche precisazione sulle statistiche: se una persona ha assunto più farmaci uguali, tutti sono stati elencati sul certificato di morte, quindi risultano raddoppiati. Inoltre, il database non include i non residenti: immigrati clandestini, ad esempio.
Autore | Daniela Bortolotti
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