Uno studio ha rilevato che una donna di 30 anni, che ha bevuto 2 litri di bevande gassate al giorno per anni, è stata colpita da carie ed erosione dei denti pari ad un individuo che fa uso regolare di metamfetamine o di un cocainomane. La donna, nello studio, ha dichiarato che ha iniziato a bere bevande gassate durante una dieta, perché era preoccupata per l’aumento di peso. Ma come risultato del consumo di sodio – e di scarsa frequentazione del dentista – ha perso tutti i denti. Bere grandi quantità di bevande gassate “light” può fare marcire i denti proprio come fa la cocaina o le metamfetamine, secondo un nuovo studio.
Il rapporto, che è stato recentemente pubblicato sulla rivista General Dentistry, ha scoperto che la trentenne che ha bevuto due litri di bevande gassate ogni giorno per un periodo di 3/5 anni, si è ritrovata i denti simili a quelli di un coetaneo tossicodipendente o di un individuo di oltre cinquant’anni.
“Davvero sorprendente è stato vedere l’intensità e la portata dei danni, più o meno la stessa di un cocainomane o di chi assume metamfetamine”, ha dichiarato il Dottor Mohamed Bassiouny, professore di odontoiatria restaurativa presso la Temple University a Philadelphia. “Le bevande gassate sono molto acide, come la cocaina e le metamfetamine. Associati alla scarsa igiene dentale, l’acido citrico e quello fosforico contenuto nel sodio possono portare a danni sostanziali e degrado”, ha aggiunto il Dottor Bassiouny.
La donna nello studio ha ammesso che non frequentava il dentista da anni. Molti dei suoi denti sono stati erosi, risultando così privi di colore e non potevano più essere salvati. Il suo coetaneo che faceva parte del medesimo studio e che ha fatto uso di metamfetamine per tre anni, ha a sua volta consumato anche due o tre lattine di bevande gassate al giorno, mentre il 51enne sempre facente parte dello studio, ha dichiarato di aver fatto uso regolare di crack per 18 anni. Ai tre individui è stato necessario estrarre tutti i denti.
L’American Beverage Association, che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, ha riportato ufficialmente in un comunicato che lo studio non deve essere visto come motivo per smettere di bere tutte la bevande gassate “light” e ha aggiunto: “La donna a cui si fa riferimento in questo articolo non ha ricevuto i servizi di salute dentale per più di 20 anni – due terzi della sua vita – e individuare il consumo di bevande gassate come il fattore unico della sua carie ed erosione, confrontandola con quella da un uso illecito di droga è da irresponsabili”.
Il Dr. Eugene Antenucci, portavoce per l’Accademia di Odontoiatria Generale, ha dichiarato a sua volta che le persone stanno meglio se non bevono bibite gassate, ma non pensa che la gente abbia bisogno di ricorrere all’estremo opposto, cioè non berle tassativamente: dovrebbero solo essere consapevoli del fatto che la bevanda è molto acida. “È necessario farne un uso limitato e cominciare a capire che è necessario risciacquare la bocca subito dopo”, ha aggiunto. “Anche la semplice acqua laverà via l’acidità. E tutti dovrebbero ricordare di lavarsi i denti due volte al giorno, se non addirittura più spesso” ha concluso.
27 maggio 2013, ore 22:28
Autore | Daniela Bortolotti
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