Un nuovo virus simile al genere SARS rischia di diventare una seria minaccia per il genere umano.
Al momento l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato 49 casi di infezione in tutto il mondo. 27 di questi 49 casi si sono risolti con la morte del paziente.
Il nome del virus è MERS-CoV e le sue ultime vittime erano originarie dell’Arabia Saudita.
MERS-CoV sta per Middle East Respiratory Symptom Coronavirus.
“Siamo di fronte ad una emergenza sanitaria mondiale. Non si tratta di un problema che un singolo paese possa contenere entro i propri confini o che possa facilmente gestire” – ha dichiarato Margaret Chan alla 66esima World Assembly tenutasi a Ginevra, Svizzera.
Sebbene molti casi siano stati registrati in medio oriente, altre persone sono morte a causa della stessa infezione in altre parti del mondo. Ci sono stati dei casi europei (Inghilterra e Francia) che tuttavia erano collegati direttamente o indirettamente con la penisola araba.
Proprio in Francia due martedì fa è morto un paziente che aveva contratto il virus MERS-CoV proprio durante un viaggio all’estero.
Il nuovo virus, sebbene non sia un coronavirus (tipico della SARS), causa una serie di sintomi che vanno dal “banale raffreddore” ad una vera e propria crisi respiratoria acuta, assieme a tutta una vasta gamma di malattie che da sempre accompagnano gli uomini e gli animali che popolano la Terra.
Il MERS-CoV si comporta come il virus del raffreddore. Attacca il sistema respiratorio. Purtroppo i sintomi, che includono febbre e tosse, sono gravi e possono portare anche a polmoniti ed insufficienza renale.
Un altro aspetto negativo della faccenda è che non si conosce il focolaio iniziale e non si sa come il virus si sia propagato. E ciò rende difficile agli scienziati riuscire a contenere l’infezione, impedendo nuovi contagi.
Per questo l’OMS ha suonato il campanello di allarme perchè il mondo indirizzi le sue risorse per studiare e cercare di contrastare il MERS-CoV.
04 giugno 2013
Autore | Viola Dante
© RIPRODUZIONE RISERVATA