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Dieta Vegetariana, Elisir Di Lunga Vita

Le persone che limitano la quantità di carne che mangiano e prediligono per lo più frutta e verdura hanno meno probabilità di morire, secondo un nuovo studio.

Penso che questo aggiunga all’effetto benefico delle diete vegetariane, anche un aiuto nella prevenzione delle malattie croniche e del miglioramento della longevità“, ha dichiarato il Dott. Michael Orlich, autore principale dello studio che si è svolto alla Loma Linda University in California. Nel 2012, un sondaggio Gallup ha rilevato che circa il 5% dei cittadini è vegetariano. Precedenti ricerche avevano già evidenziato che le persone che mangiano per lo più frutta e verdura hanno meno probabilità di morire di malattie cardiache o di qualsiasi altra causa, “ma poiché un altro studio, svolto in Europa, ha invece trovato che i vegetariani hanno le stesse probabilità di morire a qualsiasi punto della vita, esattamente come i mangiatori di carne, questa è ancora una questione aperta“, ha aggiunto Orlich.

Per il nuovo studio, con i suoi colleghi, hanno utilizzato dei dati di 73.308 persone statunitensi e canadesi facenti parte di gruppi di chiese avventiste del settimo giorno, compresi tra il 2002 e il 2007. All’inizio dello studio, i partecipanti sono stati invitati a descrivere le loro abitudini alimentari e sono stati divisi in categorie in base a quanto spesso hanno consumato latticini, uova, pesce e carne. Nel complesso, l’8% erano vegani e non mangiavano prodotti animali, mentre il 29% erano latto-ovo-vegetariani (cioè che non mangiano pesce o carne, ma che consumano latticini e uova). Un altro 15% aveva occasionalmente mangiato carne, compresi i pesci. I ricercatori hanno quindi utilizzato un database nazionale per vedere quanti e quali dei partecipanti risultavano deceduti al 31 dicembre 2009: nel complesso, hanno trovato una media di sette persone morte per varie cause su 1.000 mangiatori di carne, leggermente inferiore alla media di 5/6 morti su 1.000 nei vegetariani (dati su base annua).

P U B B L I C I T A'

Dallo studio, gli uomini sembrano aver tratto i maggiori benefici da una dieta vegetariana, ma il Dottor Orlich ha avvertito che non si può dire con certezza se le diete a base vegetale dei partecipanti possano aver impedito loro morte, perché ci potrebbero essere altre differenze non misurate tra i gruppi. Ad esempio, Alice Lichtenstein, direttore del Laboratorio di Nutrizione Cardiovascolare presso la Tufts University di Boston, ha commentato dicendo che che i partecipanti vegetariani erano più sani in generale. “Importante da notare: i vegetariani in questo studio erano più istruiti, meno propensi a fumare, facevano più esercizio ed erano più magri” ha aggiunto la Dottoressa Lichtenstein, che però non era coinvolta con il nuovo studio, ha dichiarato.

Le caratteristiche di longevità sono state tutte collegate alla migliore salute generale in passato: è il caso di diventare vegetariani?

Il Dr. Robert Baron, che ha redatto un editoriale che accompagna il nuovo studio di JAMA Medicina Interna, ha risposto che la nuova prova non significa che tutti dovrebbero passare a una dieta a base vegetale. “Non credo che tutti dovrebbero essere vegetariani ma, se decidono di diventarlo, questo articolo suggerisce che potrebbero ottenere dei buoni risultati di salute“, ha aggiunto Baron, professore di medicina presso l’Università della California, a San Francisco. Per farlo, basterebbe limitare gli zuccheri aggiunti, i cereali raffinati e grassi saturi e si può scegliere se includere o meno una moderata quantità di prodotti lattiero-caseari, uova, pesce o carne.

Precedenti ricerche hanno già scoperto che le persone che seguivano un regime alimentare a base vegetariana, riuscivano ad abbassare il colesterolo, anche se ogni tanto si concedevano una piccola quantità di carne magra di manzo. “Come con tutto il resto, si deve ragionare in termini generali e di salute” ha commentato infine la Dottoressa Lichtenstein.

04 giugno 2013

Autore | Daniela Bortolotti

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.