Per anni ci è stato detto che la chiave per la perdita di peso è non limitarsi ad un paio di pasti al giorno, bensì fare molti mini-pasti durante la giornata. Ora, un nuovo ma crescente gruppo di evidenze suggerisce che tutto ciò non è necessariamente un modo intelligente per controllare l’appetito. In alcuni casi, può anche sfociare in un aumento di peso. Un piccolo studio presentato questa settimana alla conferenza della American Diabetes Association ha scoperto che le persone affette da diabete di tipo 2 che hanno mangiato due pasti abbondanti al giorno, hanno perso più peso rispetto a quelle che hanno consumato sei piccoli pasti con la stessa quantità di calorie.
I ricercatori, guidati dalla Dottoressa Hana Kahleova dell’Istituto di Medicina Clinica e Sperimentale di Praga, ha incaricato i 54 partecipanti allo studio di seguire due tipi di piani-dieta per 12 settimane ciascuno: o sei mini-pasti o due pasti grandi (solo la prima colazione e il pranzo). Entrambi i regimi di dieta avevano lo stesso contenuto nutritivo e calorico, cioè il totale calorico giornaliero per una persona, ridotto di 500 calorie. I dietisti hanno registrato regolarmente gli incontri con i volontari.
I pazienti hanno perso peso con entrambi i piani alimentari, ma fare una colazione abbondante e un pranzo sostanzioso ha fatto risultare una perdita di peso di 1,23 punti dell’indice di massa corporea (BMI); i sei piccoli pasti hanno invece comportato una perdita di soli 0,82 punti di BMI. Il BMI utilizza altezza e peso di una persona per fornire una misura del grasso corporeo: una persona di “peso normale” ha un BMI tra 18,5 e 24,9; il BMI medio di partecipanti a questo studio era 32,6.
Anche se lo studio è stato presentato alla conferenza American Diabetes Association, è importante notare che non è ancora stato pubblicato in riviste specializzate e, inoltre, 54 pazienti sono solo un piccolo campione. Anche se mangiare solo due volte al giorno ha determinato la perdita di peso, saltare la cena è davvero fattibile per l’individuo medio, con o senza il diabete?
Non è semplice, secondo gli esperti non coinvolti con questa nuova ricerca. “Le indagini nazionali indicano che la maggior parte delle persone, tra cui quelle che soffrono di diabete, mangiano cinque o sei volte al giorno: ridurle a mangiare solo due volte sarebbe un cambiamento drastico e drammatico per molte persone” ha dichiarato Elisa Zied, una dietista professionista di New York. Toby Smithson, portavoce per l’Accademia di Nutrizione e Dietetica, aggiunge che mangiare due pasti abbondanti al giorno è impraticabile perché per molti, la cena è il pasto quello in grado di adattarsi in modo attendibile al loro programma. In particolare per le persone che soffrono di diabete, data la meccanica del corpo, è meglio per diffondere le dosi di glucosio lungo tutta la giornata“.
Ma al di là di questo: afferrare di continuo qualcosa da mangiare durante il giorno nell’esatto momento in cui si sente la minima fitta di fame, è giusto? È qualcosa di cui molti dietologi dovrebbero tenere conto e la letteratura medica a riguardo sostiene questa idea, così come la ricerca del passato ha suggerito che mangiare più pasti durante la giornata non comporta necessariamente più dimagrimento. “Più prove si stanno facendo strada per allontanarsi da tutta questa vecchia credenza che in realtà non è utile per stabilizzare lo zucchero nel sangue“, spiega Madelyn Fernstrom, dietista e editor sul tema della nutrizione. “Così le persone sono semplicemente portate a mangiare troppo“.
Per la gestione del peso a lungo termine, è importante imparare ad ascoltare il corpo. La “Regola di Zied” dice: mangia quando hai fame, fermati quando sei soddisfatto, pianifica i pasti in anticipo. Ma forse, ancora più importante è sapere che cosa funziona per voi e vi permetta di scegliere una strategia alimentare che potete veramente, effettivamente rispettare. Questo è qualcosa che il Dottor Robert Ratner, direttore scientifico e medico per l’American Diabetes Association, sostiene essere importante nel trattamento dei pazienti affetti da diabete, o chiunque sia interessato a perdere peso. “Ci sono alcune persone che, se dai loro la possibilità di sei pasti al giorno, non riescono a sostenere a tutti i sei pasti. Ci sono altri che arrivano ai pasti così affamati che consumano grandi quantità di cibo” ha aggiunto. “Uno dei messaggi da trasmettere è che una riduzione di 500 calorie sul proprio quantitativo giornaliero, a prescindere da come lo si fa, si traduce in perdita di peso”, ha sottolineato il medico, aggiungendo che “entrambi i gruppi hanno perso peso, questo dimostra che importano principalmente le questioni di riduzione del contenuto calorico”.
25 giugno 2013
Autore | Daniela Bortolotti
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