Quello che è sempre stato un sentire comune (i bambini che guardano troppa tv sono aggressivi), ora è diventata certezza.
Un gruppo di ricercatori americani ha pubblicato uno studio in cui si teorizza che i bambini in età prescolare che guardano assiduamente la tv e dispongono di videogames, risultano molto più aggressivi rispetto agli altri.
Il case study ha coinvolto 820 famiglie con bambini dai tre ai cinque anni. Le famiglie sono state suddivise in due gruppi: i genitori ed i figli del primo gruppo sono stati indotti a seguire un programma educativo consistente in lezioni ed incontri sulla non violenza, sulle buone maniere, sul rispetto umano. I genitori, nel solco di questo percorso, hanno dialogato con i propri figli, spendendo tempo nell’educarli. All’altro gruppo, invece, non è stato chiesto di seguire alcun seminario educativo.
Gli esperti hanno monitorato i volontari per un periodo di 12 mesi scoprendo che i bambini del primo gruppo hanno trascorso meno ore incollati alla tv o alle prese con i videogames. Questi ragazzini, inoltre, hanno dimostrato di aver maturato maggiori capacità di ascolto, di dialogo e di pazienza rispetto a quelli del secondo gruppo che non hanno seguito alcuna terapia rieducativa.
Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno stabilito una sorta di relazione tra aggressività e tempo trascorso a contatto con dispositivi elettronici.
Anche se questo studio è ben lungi dall’essere conclusivo, vale la pena ricordare che i bambini che spendono gran parte della loro giornata a guardare la tv sono numerosissimi.
I ragazzi in età prescolare guardano dalle quattro alle sette ore di tv al giorno.
Inoltre, secondo gli esperti, la visione di programmi violenti in tv da parte dei bimbi sotto i cinque anni costituisce un fattore di rischio per futuri atteggiamenti di bullismo e violenza sociale.
Questa realtà dovrebbe spingere i genitori a sorvegliare di più i propri piccoli per evitare che essi cadano nelle maglie di sistemi più grandi ed incontrollabili.
Oggi, gli stimoli esterni sono molteplici: basti pensare alle continue novità nel campo dei dispositivi elettronici. Per i genitori diventa sempre più difficile monitorare ogni momento della vita di un figlio ma non impossibile.
Una soluzione, la più valida, secondo gli esperti, consiste nel trascorrere più tempo con i propri figli: questa terapia riuscirebbe a tenerli lontani dal computer e tv che spesso diventano veri e propri riempitivi di profonde voragini affettive.
Autore | Marirosa Barbieri
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