Salute e Benessere Salute e Benessere è uno spazio web curato dalla dott.ssa V. Dante, che pubblica notizie ed approfondimenti su tutto quello che riguarda la salute dell'uomo. L’olio di ricino (Ricinus Communis) è conosciuto da tempo immemore. Citato nelle opere di numerosi studiosi, da Plinio il Vecchio a Teofrasto, a Erodoto, nell’antichità veniva usato come olio per le lampade, per la cura della pelle e come purgante. Nonostante il fatto che non venga più utilizzato come lassativo, le proprietà purgative dell’olio di ricino sono quelle più conosciute (è sufficiente pensare alla famosa purga del sovversivo del periodo fascista) ma, per secoli, è stato considerato un rimedio universale per curare le più diverse malattie. Oggi, l’impiego medicinale dell’olio di ricino è molto contenuto, ma il suo utilizzo nei lubrificanti, nei polimeri plastici e nelle vernici è sempre più diffuso. Rimane invece costante il suo impiego cosmetico.
La composizione dell’olio di ricino è assai particolare. A parte il buon contenuto proteico, il resto è costituito prevalentemente da acido ricinolenico in forma triglicerica, un acido grasso insaturo idrolizzato il cui gruppo ossidrilico sul 12o atomo di carbonio ne aumenta la polarità (presenza di cariche elettriche positive e negative in punti diversi), rendendo anche l’olio particolarmente polare.
L’olio di ricino che viene utilizzato in campo medicinale e cosmetico è quello di color giallo chiaro paglierino ottenuto per spremitura a freddo dei semi. È un olio molto denso ma tra Gli oli vegetali è quello più stabile, non secca quando esposto all’aria e la sua viscosità si mantiene costante col variare dalla temperatura. La sua elevata termostabilità lo rende molto adatto per massaggi o pratiche terapeutiche con olio caldo, quali lo Shyro dara o lo Snehana dell’Ayurveda. Per la sua elevata densità risulta un po’ difficoltoso utilizzarlo puro, è sempre preferibile diluirlo con altri oli vegetali per conferirgli più fluidità e quindi una migliore spalmabilità.
L’olio di ricino ha particolari affinità con la cheratina, il tessuto di capelli, peli e unghie. Proprio per questo, il suo impiego cosmetico è rivolto soprattutto al trattamento dei capelli deboli, sfibrati o secchi, che nutre, ristruttura e rinforza. Le sue proprietà lubrificanti e idrorepellenti vengono ampiamente sfruttate nella produzione di lacche e oli per capelli. Gli effetti positivi dell’olio di ricino sul cuoio capelluto portano alla normalizzazione della secrezione delle ghiandole sebacee, a capelli più sani e vigorosi e a una stimolazione della loro crescita.
È ottimo anche per le ciglia, che rende più forti, folte e lunghe. Inoltre, nutre e fortifica anche le nostre unghie.
Sulla pelle forma un sottile film protettivo che previene l’evaporazione dell’acqua e la conseguente disidratazione cutanea. È indicato nel trattamento di infiammazioni e infezioni cutanee, e di alcune affezioni dermatologiche, come la cheratosi per esempio.
Autore | Dott.ssa Eleonora Elez
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