Durante l’inverno porti sempre il cappello sopra gli occhi e quindi ti puoi dimenticare delle sopracciglia. Ma come il sole ricompare, nessun dettaglio del tuo viso deve rimanere nell’ombra. Rispettando dieci semplici regole, riuscirai da sola a dare una forma perfetta alle tue sopracciglia.
1. Acquista una pinzetta professionale. È facile da maneggiare e le sue estremità riescono ad afferrare anche il più fine e più testardo pelo.
2. Usa la pienzetta immediatamente dopo la doccia perché l’acqua calda apre i pori, ammorbidisce i peli e facilita l’operazione.
3. Se sei troppo sensibile al dolore, applica prima un cubetto di ghiaccio sulla zona o un lieve anestetico (lidocaina gel).
4. Non strappare più peli in una sola volta! Devi agire con pazienza, perché la forma delle sopracciglia, una volta danneggiata, si “ripara” molto difficilmente.
5. L’arco delle sopracciglia deve iniziare nella direzione dell’angolo interno dell’occhio e finire nell’estensione della linea del ponte del naso e l’angolo esterno dell’occhio. Con l’aiuto di una matita, scoprirai esattamente il punto finale.
6. Per una forma ideale, ecco la regola: la distanza tra la palpebra superiore e il punto massimo della curvatura della sopracciglia deve essere la stessa dell’apertura degli occhi quando sono rilassati. Le sopracciglia troppo alte ti fanno sembrare sempre sorpresa e quelle troppo basse ti danno un’aria triste.
7. Per avere un’aria giovanile, depila le sopracciglia costantemente. Pettinale da bagnate verso l’alto, e taglia con le forbici le punte che superano il contorno. Poi pettinale verso il basso e fai la stessa cosa.
8. Dopo averle depilate e tagliatee, applica una crema nutriente e calmante, come quella alla calendula.
9. Se le sopracciglia sono scolorite, colorale con una tinta speciale (non con le tinte per i capelli!).
10. Puoi ritoccare il colore anche con una matita correttore, facendo delle linee corte e spesse nel senso della crescita dei peli. In nessun caso non devi tracciare una linea continua, o il risultato sarà uno inestetico e volgare.
Autore | Sandra Ianculescu
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