Dott.ssa Eleonora Elez – Le proprietà benefiche delle piante sono conosciute sin dall’alba dei tempi, è infatti accertato che alcune di esse (per esempio la menta) venivano utilizzate già nella preistoria. Nell’antichità la medicina e la religione erano intimamente interconnesse, tanto che ad alcune piante, in particolare quelle che presentano profumazioni molto intense, vennero attribuite proprietà che vanno ben oltre quelle medicinali: furono considerate sacre e usate nel corso delle cerimonie religiose.
Da qui all’attribuire alle piante poteri magici, il passo è breve. E, in effetti, le piante (tutte le loro parti) sono sempre state utilizzate per preparare infusi e filtri magici dagli effetti più diversi, per ottenere amore, fortuna, prosperità, e via dicendo. E gli oli essenziali hanno un ruolo specifico nei rituali di magia, che può limitarsi alla semplice aromatizzazione di candele e incensi, ma consiste soprattutto nell’unzione di oggetti o persone con simboli magici.
Secondo le antiche arti alchemiche, in base alle loro caratteristiche gli oli essenziali possono essere distinti in maschili e femminili e venire correlati ai quattro elementi (acqua, aria, fuoco, terra). Inoltre, ad ognuno dei tre gruppi principali di oli essenziali – note di testa, di cuore e di base – sono attribuiti particolari poteri e simboli.
Le essenze che rientrano nel gruppo delle note di testa, altamente energetiche, fresche e volatili, sono in relazione con il mondo spirituale e il loro simbolo è il triangolo. Simbolo degli oli appartenenti al gruppo delle note di cuore, riequilibranti e in relazione con il mondo emozionale, è invece il cerchio. Infine, il quadrato simboleggia le note di base, non caratterizzate dall’energia bensì dalla stabilità, che sono in relazione con il corpo.
Se vogliamo credere ai “poteri magici” degli oli essenziali, con quello di alloro ci proteggeremo dal malocchio e dall’invidia; per superare momenti difficili e incomprensioni useremo l’olio essenziale di vaniglia; per propiziarci l’amore sceglieremo quello di verbena; per risolvere una crisi di coppia e ritrovare la passione ci serviremo dell’essenza di chiodi di garofano; e così via.
Però, piuttosto che sperare negli ipotetici “poteri magici” degli oli essenziali, è molto meglio fare affidamento sulla provata certezza delle loro proprietà. Per esempio, accendere una candela balsamica con cannella, limone e vaniglia, darà a chiunque il benvenuto in casa nostra. Per favorire la concentrazione la candela conterrà legno di cedro e rosmarino, mentre per rilassarsi sarà profumata con lavanda, legno di cedro e melaleuca. E una cenetta romantica diverrà afrodisiaca se accenderemo una candela aromatizzata con limone, patchouli e zenzero.
Autore | Dott.ssa Eleonora Elez
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