Federica Borghi – La “Shiatsuterapia” e’ una tecnica manuale giapponese eccellente per numerosissimi tipi di dolore fisico e per riequilibrare le energie di mente e corpo.
Questa antica pratica orientale si svolge esercitando, principalmente con i pollici, delle pressioni perpendicolari ritmiche o costanti su particolari punti energetici del corpo chiamati “meridiani”.
La parola “shiatsu” infatti, tradotta dalla lingua giapponese, e’ composta dalle due parole “shi” = dito e “atsu” = pressione e trae le sue origini da antichissime tecniche orientali una delle quali chiamata “Am-ma”, praticata all’epoca da operatori non vedenti che avevano quindi affinato il senso del tatto.
Esistono numerosi stili di Shiatsu ma i più comuni sono principalmente due e prendono il nome dai loro rispettivi fondatori:
1) lo stile Namikoshi si dedica in maniera particolare ai sintomi con il fine di curare la parte trattata e di riequilibrare l’intero organismo.
2) lo stile Masunaga (o Iokai) invece si concentra sulle cause svolgendo quindi un’immediata e duratura azione preventiva.
Pur agendo in modi differenti questi 2 stili hanno in comune l’idea base che ha permesso allo Shiatsu di essere inventato e cioè la reazione istintiva che tutti noi abbiamo di toccarci con la mano quando avvertiamo dolore in un punto del nostro corpo.
La pratica dello Shiatsu e’ in grado di donarci numerosi benefici sia a livello psicologico che prettamente fisico: ha la facoltà di migliorare la quantità e la qualità del sonno, elemento fondamentale per affrontare con energia e positività la vita quotidiana; regola la temperatura corporea e la produzione ormonale per aiutare a prevenire indebolimenti fisici e squilibri fisiologici; dona un’ immediato rilassamento psicofisico sollecitando una reazione efficace contro ansie e stress ed ha la facoltà di influire positivamente su stati psicologici particolari come depressione e abbattimenti morali.
E’ sicuramente una delle pratiche più dolci e piacevoli da ricevere, talmente delicata da essere consigliata anche a bambini, anziani e donne in gravidanza e talmente benefica da essere definita “l’abbraccio della mamma verso il suo bambino”.
Autore | Federica Borghi
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